La leggenda della stella di Betlemme – parte III

L’ultima teoria che vorrebbe spiegare la leggenda della stella di Betlemme è una particolare configurazione di un pianeta con un altro, in una costellazione mai osservata che avrebbe affascianto gli uomini tanto da sembrare una stella tanto luminosa.

Pare che attorno al 6 a.C. vi fu una grande congiunzione tra i pianeti Giove e Saturno che passarono tre volte nel giro di breve tempo (29 maggio, 30 settembre e 5 dicembre di quell’anno). Un altro evento si verificò il 25 febbraio del 6 a.C. e coinvolse oltre ai due pianeti di cui sopra anche Marte nella costellazione dei Pesci.

La leggenda della stella di Betlemme – parte II

Le quattro teorie sulla stella di Betlemme prendevano in considerazione la prima la possibilità che si fosse trattato di un grosso meteorite particolarmente luminoso che rimase nel cielo solamente pochi istanti, ma quanto bastava per fornire la direzione ai Re Magi.

La seconda teoria avanzata parla di una stella cometa dalla luminosità intensa che avrebbe solcato il cielo terrestre e sarebbe rimasta visibile per intere notti, a causa del movimento. I Magi ne avrebbero seguito la coda per arrivare a Betlemme e quindi a Gesù.

La leggenda della stella di Betlemme – parte I

Quella particolare notte la stella di Betlemme guidò i Re Magi al cospetto di Gesù, ma questa è solo una leggenda? E cos’era la luce? Un pianeta? Una stella cometa? Duemila anno fa non avevano ossertori spaziali e nemmeno telescopi.

A distanza di tanto tempo si possono solamente fare supposizione e trarre conclusioni in base alle conoscenze attuali che si hanno. Per gli israeleti di quel tempo nel cielo c’era una costellazione sacra chiamata Leo e fu visibile nell’agosto del 3 a.C.

Babbo Natale e i tentativi di catturarlo

Babbo Natale esiste o è solo una leggenda che si tramanda da un antico passato? Le persone, ma soprattutto i bambini hanno tentato in tutti i modi di catturarlo, non per fargli del male, bensì per dimostrare una volta per tutte la sua esistenza.

Lui però riesce sempre a sfuggire alla cattura, si trasforma, cambia si traveste e solca i cieli di tutte le nazioni, da una parte all’altra del globo. Anche le tradizioni che lo riguardano però sono mutevoli come lui. Non se ne conosce bene la provenienza e come sia il suo vero aspetto fisico, dove viva o lo si possa contattare, perchè nonostante la sua residenza venga ubicata al Polo Nord nessuno l’ha mai trovata.

La storia degli elfi di Natale – II

Continuo a raccontarvi la storia degli elfi di Natale. Abbiamo visto che gli elfi avevano varie mansioni, ma oltre a preparare i giochi da portare ai bambini e occuparsi delle renne e della slitta di Babbo Natale avevano altre incombenze o compiti da svolgere.

C’erano ad esempio elfi che stavano a guardia dell’ingresso del villaggio di Babbo Natale per fare in modo che nessuno vi potesse entrare, e altri che apparivano qui e là nel modo per controllare i bambini buoni e quelli cattivi. C’era persino una “squadra di agenti segreti”, o meglio elfi segreti!

La storia degli elfi di Natale

Tutti noi abbiamo ben presente l’immagine degli elfi che si vede in ogni film su Babbo Natale, sono piccole acreature di entrambi i sessi, ve ne sono di maschi e di femmine, che aiiutano Santa Clause a confezionare e ad organizzare le cose al Polo Nord.

Ma sono una leggenda? Oppure sono veri? Vivono davvero al Polo Nord? Gli elfi sono delle persone piccole, dei nanetti, con la particolarità delle loro orecchiette a punta. Spesso hanno un aspetto giovane nonostante l’età che hanno. Sì perchè gli elfi sono immortali e hanno dei poteri… magici!

Una storia di Babbo Natale dal medioevo ad oggi – parte I

La leggenda di Babbo Natale sembra cominci nel lontano 280 d.C. nella città di Patara, situata nella Licia, regione dell’Asia Minore che vide San Nicola portare doni ai bambini. I suoi dono arrivarono in tarda notte cosicchè lui potesse mantenere segreta la sua identità.

In seguito San Nicola divenne il patrono dei bimbi, dei marinai e delle nazioni Grecia e Russia. Ma chi era costui? Semplicemente un prete cristiano, ricco di famiglia che viaggiò per il paese per aiutare le persone in qualunque modo, con denaro e regali. Utilizzò il suo patrimonio per questo.

Non aveva interesse ad essere visto e che si sapesse fosse lui a fare “beneficenza“, così ben presto gli adulti iniziarono a dire ai bambini di “andare a letto” altrimenti San Nicola non sarebbe passato da loro. Oggi la tradizione è rimasta la medesima.