I Celti – Le Rune

Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. In particolare oggi indagheremo sulle Rune, l’antica scrittura nordica nata più di duemila anni fa.

Le rune
La scrittura runica che viene detta anche Futhark (in base alla pronuncia dei primi sei segni), è la più antica scrittura alfabetica che è stata adottata dai popoli del nord. Le Rune non sono altro che lettere dell’alfabeto sacro che i popoli nordici usavano già più di 2000 anni fa.

Per ora, non è ancora noto il periodo preciso in cui entrano in uso presso determinate popolazioni, ma la cosa sicura è che prima di assumere il valore di un vero alfabeto, venivano usate con valenze dai significati magici.

I Celti – Druidi, Amazzoni, Bardi e Spade incantate

Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. In particolare oggi parlaremo di Druidi, Amazzoni, Bardi e Spade incantate.

I Druidi
I druidi “veri veggenti”, erano i sacerdoti specializzati nella divinazione, sacrifici e all’esecuzione di riti nelle feste religiose. Nella Gran Bretagna non invasa dai romani, il druidismo sopravvisse per molto tempo, ed i druidi praticavano l’astrologia e la magia ed erano assistiti da profetesse o maghe. Gli archeologi ritengono che i dolmen potessero essere usati dai druidi come altari e templi.
Anche le donne potevano entrare a far parte della classe druidica. Nell’isola di Mona, durante l’attacco dei Romani, si trovavano druidi, anche femminile, che suonavano arpe da guerra e salmodiavano per mettere paura gli invasori. La mitologia, parla anche di druidesse, spesso specializzate come satiriste, indovine, maghe e profetesse.

I Celti – l’arte e la religione

Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. In particolare oggi parlaremo dell’arte e della religione celtica.

L’arte
L’arte celtica era famosa per la lavorazione dei metalli, per la creazione di armi, borchie per finimenti, gioielli, monete, inoltre i manufatti presentano un’ornamentazione ricca e varia, impreziosita con smalti policromi, famosa è la stilizzazione nelle figure antropomorfe che ornano i monili. Importante è la Croce Celtica che porta in sé il concetto di “circolarità delle relazioni. La nascita e morte diventano tutt’uno con la creazione e smette di esistere una separazione fra il Buio e la Luce, il Bene ed il Male, il Giusto e l’Errato.

La religione celtica è piena di vincoli religiosi comuni che univano i membri delle tribù; il re, investito di una funzione religiosa, partecipava ai riti.
Le Divinità panceltiche convivevano con divinità locali, associate a tribù o a luoghi sacri, inoltre la religione era fondata sulla fede nell’immortalità dell’anima la quale al momento della morte, entrava nel corpo di un neonato.

I Celti – la società

Il popolo celtico era formato da MOLTISSIME tribù che combattevano senza sosta. Loro consideravano l’onore come un grandissimo tesoro da difendere a qualsiasi prezzo ed erano dediti, oltre che alla guerra, anche alla pastorizia e all’agricoltura.

Nei centri più ricchi, o dove la ricerca per le risorse era forte, gli insediamenti avevano fortificazioni, che comprendeva una zona elevata, circondata da fossati e da bastioni, mentre l’interno era occupato da capanne e da aree adibite ai lavori manuali.

La vera unità della società celtica era la tribù, ed al suo interno coesistevano diversi gruppi sociali: i nobili, le famiglie dominanti; gli agricoltori; gli artigiani e coloro che svolgevano lavori manuali; gli schiavi.

William Price, reincarnazione di un Druido

Nel 1830 circa un giovane medico gallese, William Price, fece molto parlare di sé. Aveva una personalità molto particolare ed era convinto che se i pazienti si ammalavano la “responsabilità” fosse da imputare al loro medico curante.

Era vegetariano e, convinto che il matrimonio schiavizzasse la donna, ebbe un’amante. Figlio di un pastore fin da giovane sostenne di essere la reincarnazione di un Druido.

Affermò di aver trovato, durante un viaggio in Francia nel 1839, una pietra molto preziosa sulla quale erano incisi geroglifici che solo lui era in grado decifrare e un disegno del bardo primigenio che si rivolgeva alla luna.

Il druido con la coppa mortale

Uno dei primi fantasmi segnalati nell’isola britannica, in una speduta landa desolata in Cornovaglia, sembra si sia manifestato presso un antico tumolo, vicino al castello di Rillanton.

L’uomo, all’apparenza era un sacerdote druido avvolto in una lunga tunica, si avvicinava ai passanti e porgeva loro una coppa contenente una bevanda magica, senza dire parole.

Si narra che tra i tanti un nobiluomo che passava proprio lì accanto a tarda notte, dopo una battuta di caccia, vedendo un vecchio accanto al tumulo che porgeva la coppa si fosse fermato per capire cosa chiedesse o facesse lì.

Dizionario dell’esoterismo – da Dol a Dru

 Dolmen: Deriva dal bretone dol, tavola, e min, pietra, col quale si identificano le costruzioni fondate sul sistema trilitico, sia nella forma più semplice dei quattro ortostati sormontati da una lastra orizzontale sia in forme più complesse nella pianta, tipo poligonale o circolare. L’enorme diffusione induce a pensare che si trattasse di un fatto architettonico spontaneo in un contesto primitivo, ed a rifiutare la tesi monogeista. Uno sviluppo particolare è dato dalla partizione dell’ambiente originario in corridoio di accesso ed in camera propriamente detta. Comune a molti D. è un foro praticato su una lastra laterale, forse per la rimozione delle lastre di chiusura. Dal punto di vista geografico si possono distinguere tre aree di diffusione: atlantica (Spagna, Portogallo, Francia ed Irlanda), mediterranea centrale (Nordafrica, Siria, Palestina, Malta ed Italia), mediterranea orientale (costa bulgara e Crimea). La destinazione di tali costruzioni era soprattutto funeraria, per le sepolture di inumati, come dimostrano quelli ritrovati in vere e proprie necropoli, come a Dalma in Palestina ed a Roknia in Algeria.

I Celti – tradizione, magia, storia,

Introduzione Cultura Celtica

Fino agli anni sessanta gli studi sui Celti, erano pochissimi, i lettori si orientavano verso la cultura classica greca e latina.

Ad iniziare a far conoscere questa cultura fu Tolkien, con la sua saga celtico-medievale su Il Signore degli Anelli, mentre a livello più approfondito fu George Dumézil, con le ricerche sulle origini, la storia, la mitologia e la religione degli Indoeuropei, i Celti, i Germani, gli Sciti, che hanno dando il via ad approfonditi.

Sempre in quel periodo c’è stata la riscoperta della propria identità nazionale da parte degli Irlandesi, degli Scozzesi, dei Gallesi e dei Cornovagliesi, inoltre negli anni Settanta gruppi musicali come Dubliners e Chieftains hanno fatto conoscere la musica celtica, ricostruita accuratamente con l’uso degli strumenti tradizionali, come l’arpa, il bodhran, le cornamuse.