Il Medioevo fu il periodo in cui prolificarono gli incantesimi d’amore, ma a quanto pare alcuni incantesimi e filtri d’amore non erano poi così innocui per il soggetto di tanta devozione. Inoltre comportavano riti alquanto orribili.
Secondo quanto citato in una raccolta di istruzioni un amante che non fosse ricambiato doveva fare due figurine di argilla una delle quali rappresentava lui, l’altra la donna amata. Lei veniva raffigurata inginocciata lui in piedi con la spada alla gola della donna.
I nomi di alcuni demoni dovevano venire incisi sull’argilla femminile e vi si conficcavano tredici spilli di bronzo in gambe e braccia affinchè lei lo pensasse. Intanto che faceva l’operazione l’uomo cantilenava: “Trafiggo (la gamba o il braccio) perchè lei mi pensi.


