L’esorcismo di Anneliese Michel: nuove informazioni

Annaliese Michel nasce il 21 settembre 1952, in una piccola città della Bavaria, la famiglia è composta da mamma Anna e papà Josef e dalle tre sorelle, una famiglia cattolica di ceto medio-basso. La vita di Annaliese prosegue tranquilla fino all’età di sedici anni quando inizia a dare i primi segni di malessere: viene presa da un’improvvisa rigidità delle membra che le impedisce qualunque cosa, anche parlare.

Magia cerimoniale

Cos’è la magia cerimoniale? La magia cerimoniale è quel tipo di magia dove si utilizzano formule magiche con lo scopo di ottenere qualcosa, richiamando a se forze spirituali.

Chi pratica la magia cerimoniale, appunto, si basa su invocazioni ed evocazioni di spiriti, durante il rito pronuncia formule magiche o di richiamo che dovrebbero comandare un particolare spirito a fare ciò che si vuole. Inoltre nella magia cerimoniale si è soliti usare cristalli, candele, pietre ed erbe, che con la loro energie aiuterebbero il praticante e il rito stesso a compiersi al meglio, si utilizzano poi, anche amuleti, simboli, sigilli o rune, pentacoli che servono per proteggere da spiriti maligni che non vogliono che si porti a termine il rito.

Il praticante è solito chiamare nel circolo magico lo spirito di cui ha bisogno, esso può presentarsi sotto forma di presenza o solo come energia.

La magia rituale

 Cos’è la magia rituale? La magia rituale è quella magia dove si operano dei rituali specifici, dei movimenti adatti ad ogni scopo, tutto deve essere fatto in modo corretto con tempi e modi.

Ad esempio, il praticante costruisce la bambola di cera o di pezza, a seconda di ciò che si è deciso, formando l’immagine del suo nemico, la battezza con il suo nome e la getta nel fuoco convito così di aver recato danno al nemico, il praticante infatti non fa altro che sfruttare due importanti leggi occulte:

1.quella della “Magia Imitativa”, secondo cui chi agisce in un certo modo si inducono le forze magiche ad agire nel medesimo modo;
2. quella del “Legame Magico”, per la quale fra la cosa e la rappresentazione della cosa non c’è alcuna differenza, e quindi la bambola che viene battezzata col nome del nemico è il nemico, inoltre spesso per rafforzare questo legame si usa incorporare nella bambolina frammenti del corpo che questo raffigura, del tipo unghie capelli, ciò serve a “dirigere” meglio l’azione delle forze magiche risvegliate dalla magia imitativa.