Torre di Navarino e suoi tre fantasmi impiccati

di Valentina Cervelli Commenta

Uno dei luoghi italiani più infestati dai fantasmi è la Torre di Navarino, conosciuta anche come Casale Navarrino: si tratta di un’antica masseria fortificata nei pressi di Molfetta in Puglia ormai da secoli teatro di apparizioni inspiegabili di anime perse.

Diverse manifestazioni nei secoli

Parliamo di un luogo caratterizzato da rumori improvvisi e inspiegabili e dove il numero di apparizioni di fantasmi registrato è molto alto: non di rado chi scatta foto davanti a questa costruzione si ritrova tra le mani immagini inspiegabili di presenze che rimangono nascoste all’occhio umano. Il Casale, nello specifico, prende il nome dalla Contrada nella quale si trova e il suo nucleo originario fu costruito da Cesare Gadaleta, nella prima metà del XVI secolo e poi di seguito ampliato. Si pensa che il soprannome di Navarino sia legato alla Navarra, regione della Spagna che ha dato origine ai Natali di Don Ferrando Brione Yspanus,  proprietario terriero sposo di Costanza Gadaleta.

Per circa due secoli la masseria non è stata protagonista di eventi paranormali, la sua vita è andata avanti senza problemi e senza apparizioni di sorta fino all’avvenire di una tragica vicenda nel 1749, secondo la tradizione legata a spiriti maligni. Nel corso di una notte di tempesta, mentre si stava recando a letto, l’abate Giulio Gadaleta sentì bussare alla porta della Torre e senza preoccuparsi di controllare chi vi fosse dall’altra parte aprì la porta. Si ritrovò davanti a tre persone inzuppate dalla pioggia che gli chiesero un riparo per la notte.

Spiriti irrequieti nella masseria

Purtroppo si trattava di un tranello: infatti quelli che sembravano degli sconsiderati viaggiatori si rivelarono tre briganti crudeli che aggredirono il sacerdote derubandolo per poi fuggire nelle campagne.  Il crimine però in questo caso non pagò e i tre ladri vennero arrestati e impiccati su tre alberi di ulivo: il luogo è conosciuto come Macchia delle Forche e in loco è stata posta addirittura una targa a ricordare i nomi dei tre ladri e la data della loro morte.

La Torre è legata ovviamente al sacerdote e alla sua storia e si racconta che quasi subito dopo questa esecuzione la Torre di navarino venne infestata dagli spiriti maligni, causando manifestazioni paranormali a catena:  diversi ghosthunters sono riusciti a registrare delle voci e addirittura un turista è riuscito a fotografare un fantasma accanto al caminetto della Masseria.

Questo luogo, uno dei più infestati della Puglia, è visitabile ma solo previo appuntamento. Si tratta di un’esperienza non adatta a tutti: sarebbe bene recarsi in loco solo se davvero convinti e interessati a vivere un’esperienza paranormale senza però rimanere vittime delle conseguenze della paura.

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