UFO, indagine Condon fasulla

di Gianni Commenta

L’università del Colorado stava indagando sugli avvistamenti UFO e Condon sembrava interessato a concludere la faccenda in anticipo dato che le informazioni di cui era in possesso non potevano che dimostrare  che non c’era nulla di concreto.

Negli stessi giorni però venne fuori un memorandum che la stessa università del Colorado aveva redatto ai tempi in cui stava valutando se accettare o meno l’incarico, da parte dell’aeronautica mlitare, di indagare sulla materia.

Nel memorandum incriminato, che mise in crisi tutti gli ufologi, e firmato Robert Low, uomo che sarebbe poi diventato coordinatore della commissione Condon, sosteneva che si poteva far passare il progetto in modo che sembrasse attendibile e obiettivo.

In realtà non lo sarebbe stato e quando il memorandum fu scoperto lo chiamarono “trucco“. Chi ne faceva parte doveva offrire l’immagine di studiosi scettici che però si impegnavano onestamente nella ricerca.

Il memorandum trucco venne pubblicato e la credibilità della commissione colò a picco. I due commissari che l’avevano scoperto e divulgato furono sbattuti fuori, ma almeno furono onesti, il NICAP, che sosteneva il progetto ritirò il suo appoggio.

L’indagine Condon ben presto si arenò e il Congresso dovette riesaminare il problema. Uno dei commissari di questo progetto era il deputato dell’Indiana J. Edward Roush che era rimasto molto colpito dagli studi  e dalle argomentazioni di James McDonald metereologo dell’università dell’Ariziona e fisico.

McDonald era convinto che l’eistenza degli extraterrestri non fosse così inverosimile, anzi avrebbe facilmente spiegato certe situazioni. Aveva studiato migliaia e migliaia di casi e continuava a tenere conferenze.

Roush colpito dalle sue credenziali organizzò un convegno e incaricò McDonald di scegliere i partecipanti. Questo convegno fu molto diverso dal progetto precedentemente istituito. Intervennero eminenti scienziati e accademici delle migliori università.

C’erano l’astronomo J. Allen Hyneh, il sociologo Robert L. Hall, due ingegneri (James A. Harder e Robert M. Baker) l’atrofisico Carl Sagan e ovviamente McDonald. Tutti quanti furono d’accordo nell’evitare qualsiasi riferimento al progetto Condon e alle critiche all’aeronautica militare.  (continua) Nella foto James E. McDonald.

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