UFO, l’affare del gas delle paludi – II

di Gianni 2

L’affare del gas delle paludi non si concluse, come dicevo, con il primo avvistamento da parte di una cinquantina di persone, tra cui diversi poliziotti, ma continuò. Il giorno successivo altri cinquanta lo videro, tra loro dodici poliziotti.

Si aggiunsero a tutte queste persone quasi una novantina di studentesse dell’Hollsdale College ad un centinaio di chilometri da Ann Arbor centro attorno al quale appunto gravitava questo UFO che continuava ad essere visto.

Cosa ci faceva lì? Si mostrava e rimaneva fino a quattro ore e luccicava molitssimo. I responsabili della difesa del territorio erano insieme alle ragazze e con loro anche un istitutore ed ex giornalista. Tutti descrissero l’oggetto volante come una palla ovale.Questa oscillava, traballava, scintillava e sfrecciava verso una parte del cielo per poi arrestarsi e tornare indietro.

L’intera zona era in preda all’eccitazione se non al panico e la stampa non faceva che aumentare queste condizioni nella gente. A forza di parlarne ed eccitare gli animi le autorità locali ritennero necessario avvisare l’aeronautica militare che spedì ad Ann Arbor il consulente scientifico del progetto Blue Book, J. Allen Hynek, nome che ormai conosciamo.

Doveva indagare sugli avvistamenti dell’oggetto volante. L’uomo però affermò che la gente era talmente “emozionata” che non potè fare indagini serie, assediato da giornalisti e non appoggiato dall’aeronautica. Nonostante fosse uno scienziato non riuscì a rimanere estraneo ai fatti e si fece travolgere dall’isteria collettiva.

Una notte, quando tutti sembrarono rivedere l’oggetto, si precipitò anche lui con la macchina, come tutti gli altri a vedere. Quando però gli indicarono un punto Hynek vide solo Arturo, una stella facilmente riconoscibile.

Nonostante non fosse riuscito a farsi un’idea precisa l’aeronautica gli fece tenere una conferenza stampa nella quale spiegava il fenomeno, così ricordandosi di una telefonata di un botanico dell’università del Michigan che gli aveva parlato di combustione di gas e di fuochi fatui decise di dare questa come spiegazione per gli avvenimenti ad Ann Arbor. (continua)

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