Vampirismo, dalla preistoria al mito

di Gianni Commenta

Oggi torneremo a parlare di vampiri e vampirismo, uno degli argomenti più interessanti che io conosca.

All’interno di necropoli preistoriche, nel corso della storia sono stati rinvenuti cadaveri con pietre piantate nel corpo, questo fa pensare, che questi popoli credevano che tali individui, qualora non venissero uccisi attraverso un rituale, potessero tornare dall’aldilà.

In qualche iscrizione tombale persiane risalenti al 2300 a.C. vi è raffigurato un uomo che lotta contro un mostro che vuole succhiargli il sangue, ma reperti simili sono già stati, nel VII secolo a.C. trovati anche in Cina, Assiria, presso i Maya, gli Indiani, i Polinesiani ed anche presso i discendenti dei Vichinghi.

I vampiri possono solo essere studiati da chi li conosce bene, se si hanno le corrette informazioni di matrice occulta che riguardano il corpo astrale e la vita dopo la morte.

L’irlandese Bram Stoker, occultista molto famoso al tempo, era affiliato alla Golden Dawn, una società esoterica di cui fecero parte molti personaggi famosi del tempo tra cui ricordiamo il poeta simbolista William Butler Yeats, il Gran Maestro Samuel Liddel Mathers (conosciuto come Mc Gregor Mathers), Arthur Machen, Thomas S. Elliot, Algernon Blackwood, Rudyard Kipling e il noto occultista Aleister Crowley.

Lo scrittore Stoker possedeva la conoscenze necessaria al fine di trattare l’argomento in maniera più che dignitosa e più che mai scientifica. Bram fece una ricerca dettagliata e certosina sulle leggende e le antiche tradizioni popolari, ispirandosi infine alla figura del conte Vlad, in modo da dare un tono principesco, nobilte il suo personaggio.

Ma ora passiamo alle cose serie, secondo alcuni studiosi i vampiri sono divisibili in due categorie:

vi sono i vampiri esistenti, quelli che sono cadaveri posseduti da demoni che danno l’impressione che il corpo sia ancora vivo e dotato di superpoteri

vi sono invece le famose malattie vampiriche, come l’anemia e soci.

Segue la prossima settimana …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>