Mercy Brown, caso di “vampirismo” americano

di Valentina Cervelli Commenta

È conosciuto come il caso Mercy Brown. Di che cosa si tratta? Della presunta storia di una vampira occorsa nel 1892 nello stato del Rhode Island, in America. Ma si tratta davvero di vampirismo?

Mercy Brown vittima della superstizione

Di certo è uno dei casi più documentati di esumazione di cadavere per eseguire un rituale che potesse scacciare un non morto dalla terra. La storia di Mercy Brown rientra a pieno titolo tra quelle del panico che alla fine del XVI secolo colpi il New England e una certa zona della costa statunitense.

Tutto inizia quando all’interno della famiglia di George e Mary Brown di Exeter molte persone iniziarono ad ammalarsi di tubercolosi. Tra di loro vi era anche la figlia Mercy. Il punto è che quando si ammalò anche lei i vicini iniziarono a pensare che la famiglia fosse colpita da una maledizione. O meglio da un vampiro che avrebbe ridotto la famiglia in condizioni pietose sfruttandola.

Perché Mercy Brown fu considerata un vampiro da abbattere prima che potesse risorgere dalla tomba e sterminare il suo paese? In realtà una spiegazione c’è. E riguarda il fatto che in piena psicosi da vampiro gli abitanti il suo paese decisero di riesumare i corpi dei morti di quella famiglia per tubercolosi per verificarne lo stato.

Bisogna sottolineare che della famiglia in quel momento era rimasto solo George Brown, il padre, insieme al figlio Edwin. Esso fu convinto a dare il permesso alla riesumazione che avvenne il 17 Marzo del 1892. Bisogna calcolare che Mercy Brown era morta nel gennaio dello stesso anno.

Riesumazione e rituale di uccisione

All’atto della riesumazione ovviamente la moglie dell’uomo e la figlia più grande presentavano il giusto livello di decomposizione e quindi non vennero considerate vampiri. Mercy Brown, morta da solo due mesi, sembrava intatta. Utilizziamo il termine sembrava perché presentava stomaco gonfio, sangue alla bocca e unghie e capelli cresciuti.

Ora sappiamo che dopo la morte a livello biologico queste cose si possono presentare proprio perché ha inizio il processo di decomposizione e tali fenomeni sono normali. Nel 1892 non era così. E di conseguenza la giovane venne considerata un non morto. E per tale ragione le venne ficcato un paletto nel cuore proprio dal padre, questo è il fegato vennero bruciati e le ceneri vennero mescolate con acqua e fatte bere al fratello ancora in vita.

Per evitare che Mercy si risvegliasse il suo corpo venne poi sepolto all’interno del cimitero della Chiesa Battista di Exeter. Ovviamente ora sappiamo che ritirandosi la pelle è normale che determinate parti sembrino più lunghe e che sia il suono gutturale emesso dal cadavere della giovane che il suo ventre gonfio derivino dall’accumularsi di gas. Ai tempi però tutto ciò venne preso come sintomo di vampirismo e c’è chi pensa che addirittura Bram Stoker si ispirò a lei per il personaggio di Lucy Westerna.

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