I 3 aerei che più spesso rilasciano scie chimiche

di Gianni Commenta

Se il dibattito sulla reale esistenza delle scie chimiche è già piuttosto acceso, figuriamoci quanto può esserlo quello sulla tipologia di aerei che rilascerebbero nei cieli pericolose sostanze chimiche sottoforma di scia bianca.

Tuttavia, documentadoci in giro, siamo riusciti a stilare una mini-classifica per vedere quali sono gli aerei che negli anni sono stati considerati i principali responsabili del rilascio delle cosiddette scie chimiche. Farebbero parte della categoria denominata dei tanker militari, ovvero aerei molto simili a quelli di linea che sono però completamente bianchi e al loro interno non hanno i classici sedili ma cisterne o serbatoi di carburante utili per rifornire gli altri arerei.

LE 3 SOSTANZE PIÙ PERICOLOSE CONTENUTE NELLE SCIE CHIMICHE

1. KC-10 EXTENDER. Questo aereo sarebbe capace di rifornire tre velivoli contemporaneamente ma, nonostante il suo compito principale rimanga quello di rifornimento, il KC-10 è in grado anche di fungere da aereo di trasporto di personale di equipaggio.

2. KC-135 STRATOTANKER. Più piccolo rispetto al KC-10 (può trasportare “soltanto” 92.000 kg di carburante contro i 160.000 dell’altro), anche questo tipo di aereo sarebbe tra gli indiziati maggiori: rilascerebbe infatti in cielo, secondo le testimonianze di alcune persone che hanno affermato di avere assistito al rilascio delle scie chimiche, numerose sostanze “pericolose”.

3. KC-767A TANKER. E’ considerato una delle ultime perle della tecnologia aeronavale italo-americana e anche questo, nel corso degli anni, è entrato nella classifica degli aerei indiziati per il rilascio di scie chimiche.

Negli anni le testimonianze di coloro che affermano di avere assistito al rilascio di scie chimiche da parte di aeri bianchi senza alcun tipo di livrea identificativa è aumentata nonostante ancora oggi ci sia ancora grande mistero intorno al fenomeno delle scie chimiche. C’è chi pensa, infatti, che gli strascichi che si lasciano dietro gli aerei, compresi quelli sopra elencati, siano solo il risultato di un fenomeno di condensazione inevitabile quando i gas di scarico degli aerei arrivano a contatto con l’atmosfera.

Foto | Thinkstock

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