La creazione del mondo secondo il popolo norreno

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Tutte le culture e società presenti e passate si sono poste la domanda: “Come si è creato il mondo?” , “Da dove veniamo?”. Tutte si sono date delle risposte, e a seconda delle loro credenze, hanno creato una narrazione mitologica per spiegare, a loro modo, l’origine dell’essere umano e dell’universo. In questi racconti hanno messo tutti gli elementi e le metafore che ritenevano più rappresentative, per spiegare la loro concezione del mondo, di conseguenza ogni mito è anche lo specchio della società stessa che lo ha idealizzato.

Detto questo oggi conosceremo il poema di “Voluspà, la Profezia della Veggente” che racconta come è avvenuta l’origine del mondo secondo la cultura Norrena.

All’inizio dei tempi esisteva solo il Ginnungagap, il vuoto assoluto, a Nord di esso, si estendeva “La casa della nebbia” chiamata Niflheim, fatta solo di ghiaccio eterno, dove come si può ben pensare dominava il gelo, a Sud invece si trovava il mondo del fuoco rovente, “Muspellheim” la casa dei distruttori del mondo.

Lo scontro continuo tra ghiaccio e fuoco creava un vapore fecondo da dove nacquero il gigante Ymir “colui che fa bollire il fango” e la mucca cosmica Audhumla del cui latte si nutriva Ymir.
La mucca Audhumla leccò il ghiaccio salato, che era il suo unico nutrimento, e creò il primo essere umano, Buri, ossia il Generante che a sua volta generò il figlio Bor che significava il “Generato”.

Bor, allora, si unì a Bestla, una Gigantessa, che diede alla luce tre figli, i primi dei; Odino, Vili, e Vé, i quali cresciuti un po’, decisero di uccidere il gigante Ymir, gettare la sua carcassa nel Ginnungagap, e da lì creare la Terra, invece dai lipilli incandescenti che giungevano dalla casa fatta di fuoco, Muspellheim, crearono le stelle, il sole e la luna. Dalla carne in putrefazione di Ymir si crearono miliardi di vermi,ed Odino e i fratelli, pensarono di infondergli l’intelligenza e la coscienza e trasformarli in nani.

Con il cranio di Ymir fecero la volta celeste, e a sostenerla misero quattro Nani chiamati Austri, Vestri, Nordhi e Sudrhi, che stanno a significare i quattro punti cardinali, inoltre dalle ossa del gigante fecero le montagne, con i denti le pietre e le rocce, con i capelli gli alberi con il suo sangue formarono il mare e i laghi, e con il suo cervello crearono le nubi. Così la terra ebbe tutto ciò che serviva per essere abitata, mancava, quindi, solo chi l’abitasse, così da due tronchi trovati sulla spiaggia, Odino, plasmò due forme umane e li diede loro l’anima e la vita, Vili l’inteligenza, e Vé i sensi, l’uomo fu chiamato Askr che significa frassino e la donna Embla cioè olmo o vite.

Askr e Embla generarono la razza umana, ed andarono ad abitare il regno Midgard chiamato “la terra di mezzo” , alle cui estremità i tre fratelli divini crearono un territorio destinato ai Giganti, chiamato lo Jotunheim, e lo delimitarono con una grande muraglia. Mentre gli Dei risiedevano ad Asgrad, il regno degli Asi.

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