Sabba e Pleniluni – Calenda

di Gianni Commenta

Calenda tra la notte del 31 ottobre al 1 novembre

La grande festa di Calenda, o Samhain rappresenta l’inizio della parte oscura dell’anno. Secondo i Celti con la Calenda cominciava la prima delle due grandi stagioni che aveva termine a Calendimaggio o Beltane con l’inizio della stagione estiva, Samradh. Con il passare del tempo vennero aggiunte altre due stagioni, Earrach e Foghamar con inizio a Candelora e termine alla festa del Raccolto.

Secondo le streghe, l’arenile non appartiene né alla terra né al mare, l’orizzonte né al mare né al cielo, e l’attimo che segna il momento dell’inizio di una stagione e la fine di un’altra non appartiene a nessuna delle due. A causa di questo, le streghe scelgono per i rituali momenti magici come l’alba o il crepuscolo, il mezzogiorno o la mezzanotte.

Durante la Calenda è possibile comunicare con gli altri mondi poiché la linea di demarcazione tra i due è molto sottile, ai vivi è possibile visitare il regno dei morti e viceversa, poiché i portali del Sidhe rimangono aperti e l’energia ultraterrena tra i vari regni faccia quello che vuole fare.

Durante la Calenda le streghe festeggiano la vita nella morte, in modo da ricordare che ogni fine è un nuovo inizio, inoltre la Calenda celebra la fine dell’ultimo raccolto dell’anno, quello in cui mele e nocciole, frutti sacri del Sidhe, e regalati agli umani dalle fate vengono raccolti.

Per la Calenda il fuoco ha una grande importanza: durante questa festa le streghe accendono i falò nei boschi e sulle colline ed attendono che gli spiriti dei defunti che hanno ricordato se ne vadano da loro in pace.

Durante l’alba del primo novembre, ogni strega accendeva la torcia con il fuoco del Sabba con la quale riaccendeva il proprio focolare di casa, come buon auspicio.

Secondo le streghe, a Calenda il Dio cornuto Lucifero inizia il viaggio attraverso il regno dell’oscurità, mentre la Dea Madre Diana piange il suo amato, che tuttavia ha fecondato il suo ventre con il nuovo seme primaverile.

Diana come Cerridwen è madre di vita futura, il suo calderone simboleggia il grembo materno di rinascita post-mortem. La Calenda è un periodo di riflessione, di riscoperte personali, cambiamento per arrivare spiritualmente preparati alla nostra rinascita, traendo insegnamenti dal passato.

La calenda è il periodo ideale per commemorare i nostri cari defunti e per tutti i tipi di divinazione. La festa Calenda fu cristianizzata come Ognissanti e spostata dalla data originaria del 13 maggio da papa Gregorio IV nell’anno 834.

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