Già a colpo d’occhio il Tema Natale di Mel Gibson ci restituisce l’immagine di una personalità rivolta più verso l’interiorità che non verso l’esteriorità.
In effetti durante gli anni della scalata al successo l’attore statunitense non è mai stato, tutto sommato, al centro dell’attenzione della cronaca scandalistica nei momenti in cui si è trovato lontano dalla luce dei riflettori, eccezion fatta per questi ultimissimi anni.
L’ascendente in Cancro, aspetto apparentemente insolito per un attore di simile caratura, conferisce a Mel Gibson una sorta di attaccamento a certe tradizioni, al passato, a contesti di vita familiare più che non ad una vita fatta di lustrini e paillettes.
La presenza di Urano in Leone contribuisce, però, a riequilibrare la situazione, consentendo all’attore americano di stupire tutti con modi e gesti eclatanti.
L’insieme di queste configurazioni astrali, assieme alla presenza di Marte e Saturno in Scorpione è in grado di giustificare perfettamente certe scelte di rilievo operate da Mel Gibson sia nel privato che in campo professionale.
L’essere padre di sette figli, tutti nati da un rapporto di lunghissima data, almeno per i parametri di Hollywood, che fino a qualche anno fa sembrava inossidabile, ben rappresenta le prerogative caratteriali precedentemente evidenziate.
Non da meno professionalmente nel duplice ruolo di attore e regista, ha mostrato abilità nel gettare uno sguardo al passato, soffermandosi con abilità su figure ed epoche cruciali della storia umana, come il personaggio di William Wallace, il “cuore impavido” di ”Braveheart”, portavoce delle tradizioni scozzesi o, ancora sempre in veste di regista, portando l’attenzione sul periodo degli albori della religione cristiana nel film “La Passione di Cristo”, o della cultura Maya in “Apocalypto”.
Tali esempi, oltre a rendere bene l’idea di questa volontà di volgere lo sguardo al passato, seppur in modo talvolta opinabile, evidenziano dei modi, connessi alla presenza di Urano per certi versi contraddittorio rispetto a Mercurio, decisamente provocatori, shoccanti e non sempre del tutto intelligibili, come la scelta di doppiare un film in latino o aramaico antico con sottotitoli.
Al di là dell’apparenza, però, il Sole di nascita in Capricorno consente comunque a Mel Gibson di fare bene i suoi calcoli, anche nelle scelte apparentemente più azzardate, come dimostrano gli ottimi incassi ottenuti ai botteghini dai film da lui diretti.