Gli astronauti americani John Glenn, Scott Carpenter, Gordon Cooper, Frank Borman e James Lovell, e i russi Gagarin, Titov e Leonov, solo per citarne alcuni, affermarono di aver visto “particelle luminose” che li seguirono e scortatono anche per molte migliaia di chilometri e oggetti di svariate forme, muoversi nello spazio.
Per le sue dichiarazioni sembra che il famoso astronauta John Glenn fosse stato allontanato dai voli. Aveva sostenuto di aver visto le particelle luminose. In seguito altri le videro e confermarono la sua versione.
Alcuni di loro dissero di aver visto oggetti luminosi a forma di disco e scattarono anche fotografie. Negli archivi della NASA, molte fotogrfie comproverebbero le parole degli astronauti, sia americani che russi. I primi collegamenti, durante i viaggi spaziali, andassero in diretta televisiva, ma questo non consentiva di tagliare le parti dei discorsi nei quali gli astronauti faceva appunto riferimento ai loro avvistamenti.
Si dice che sia stato proprio per eliminare queste parti dei loro discorsi che in seguito sono stati trasmessi con cinque minuti di differita televisiva. Che sia vero opure no, negli archivi, da cui qualcosa salta sempre fuori per mano di qualcuno, c’è contenuto che comprverebbe una volta per tutte l’esistenza di extraterrestri.
Maurice Chatelain, ormai purtroppo scomparso, ed esperto di comunicazioni del Centro di Houston, scrisse un diario in cui parlò dei contatti degli astronauti con gli UFO e dell’impossibilità di questi uomini a parlarne con qualcuno, se non con la NASA.
Secondo lui molte delle missioni Gemini e Apollo sono state seguite per l’intero tempo, da velivoli extraterrestri di cui gli astronauti hanno sempre reso noto la presenza al comando missione e per cui hanno ricevuto l’ordine di tacere. Non sono pochi gli ex atronauti che hanno smesso di andare nello spazio e hannoa vuto problemi di pazzia e alcolismo. Un giorno forse ci sarà data di sapere la verità e tutti i segreti di questi avvistamenti sarà resa nota.