In Campidoglio a Roma, quale è il fantasma più famoso? Roma ne ha tanti, ma a quanto pare in Campidoglio a farla da padrona vi sarebbe un frate.
Indagini serie necessarie in Campidoglio
Intorno al fantasma più noto del Campidoglio in realtà si dipana una storia che non è interessante solo per le sue origini. Ma anche perché per accertarsi della presenza di questa “vita” il Comune di Roma è arrivato addirittura, più di 20 anni, fa a contattare dei veri e propri ghosthunters.
Non si può quindi nemmeno dire che si tratti di un problema legato alla voglia di visibilità di qualcuno. In Campidoglio sono stati chiamati dei veri e propri acchiappa fantasmi per capire se la presenza che in molti sostenevano di vedere esistesse. Una chiamata eseguita nel 2011 e resa nota solo nel 2015. Riassumendo, il personale dedicato alla sorveglianza di Palazzo Senatorio raccontava da circa 50 anni di sentire rumori particolari e vedere fenomeni inspiegabili.
Vittime di queste apparizioni indistintamente vigili urbani, autisti, guardiani notturni e funzionari. E per quanto si possa non credere al soprannaturale, se le porte iniziano ad aprirsi da sole e si sentono voci dove non c’è nessuno la paura inizia a farsi sentire.
Come abbiamo già anticipato, in teoria lo spirito più famoso in quanto a manifestazioni e presenza è quello di un frate che nel Medioevo fu murato vivo nella torre di Niccolò V da parte del comandante della guarnigione romana.
Questo avvenne perché il frate venne sorpreso in intimità con la moglie del comandante stesso. Ai tempi venne chiamato il gruppo di Ghosthunters Roma, non solo per via della fama di cui godevano, ma soprattutto perché noti per la loro severità nelle indagini. Si trattava di una squadra dall’approccio scettico, perfetto per verificare ciò che stava accadendo.
Eventi anomali nella notte dell’anniversario
Nella notte del 9 dicembre 2011, corrispondente all’anniversario della morte del frate, al Campidoglio sono state installate delle videocamere a infrarossi, registratori molto sensibili, strumenti di misurazione dei campi elettromagnetici e tutto ciò che potesse consentire la rilevazione di fenomeni particolari. Furono tre le anomalie registrate.
Una delle più interessanti è senza dubbio la fotografia scattata con dispositivo termico, dove appare una figura dalle fattezze umane che sembra indossare una mantella.
Bisogna sottolineare un elemento: in Campidoglio, oltre ai ricercatori, non vi era nessuno. E più nello specifico non vi era nessuno dove sono state riscontrate le anomalie. Parliamo di una maniglia più calda di 10 °C rispetto a quella delle porte vicine nel piano superiore e una fotografia che lateralmente presenta un’ombra. Qualcosa, noi che crediamo, fa pensare che si tratti proprio del frate che si diverte a spaventare ancora tutti.