I Jinn: la parola viene tradotta in italiano come “genio”, egli sono visti come esseri sopranaturali la cui esistenza nel mondo degli spiriti è molto discussa. Sono conosciuti con il nome di Dijn dal popolo inglese ma la loro origine è prettamente islamica. Oggi scopriremo chi sono, come vengono visti ed i poteri che hanno.
Miti e Leggende
I Tuatha Dé Danann: il primo popolo celtico
I Tuatha Dé Danann furono un popolo celtico assai antico, misterioso e affascinante per la loro origine e per le tradizioni e le credenze che lasciarono al popolo irlandese. Essi presero il loro nome dalla Dea Danu; le origini di questa dea si perdono nella storia più ancestrale, difficile risalire o capire quando l’immagine di essa fu realmente creata e se essa era realmente di origine celtica o veniva da una popolazione delle indie. Di lei si sa poco e niente, quello che si sa è che era venerata come Dea Madre, dea della terra, protettrice appunto di questo popolo.
Giro giro tondo il suo vero significato
“Giro, giro tondo,
casca il mondo,
casca la terra,
tutti giù per terra!
Giro, giro tondo
Il mare è fondo,
tonda è la terra,
tutti giù per terra!
Giro, giro tondo
L’angelo è biondo,
biondo è il grano,
tutti ci sediamo!
Giro, giro tondo
Il pane è cotto in forno,
buona è la ciambella,
tutti giù per terra!”
Leggende irlandesi: le streghe cornute, II PARTE
Leggende irlandesi: le streghe cornute, I PARTE
Tratta da un libro di storie delle vecchia Irlanda, questa bizzarra leggenda ha come protagoniste delle streghe brutte e cattive ed una povera donna colpita da una maledizione.
Leggende irlandesi: le streghe cornute, I PARTE
L’Irlanda è famosa per i sui vasti ed estesi prati verdi e foreste nere; questi luoghi nel corso dei secoli sono diventati protagonisti di numerose leggende, dimora di esseri fatati, di streghe ed orchi che a seconda della storia, narravano di incantesimi che aiutavano l’uomo o lo portavano alla morte, maledicendolo.
La Bella Mbriana: la leggenda
La Bella Mbriana è la protagonista di una vecchia leggenda perlopiù conosciuta nel sud Italia che racconta l’esistenza di uno spirito benigno che vaga di casa in casa cercando accoglienza.
Il fantasma di Illasi
Avete mai sentito parlare del fantasma di Illasi? La leggenda che riguarda questo piccolo paese nel cuore del veronese vede protagonista Ginevra Serego degli Alighieri che tradì il marito Girolamo II Pompei con il governatore di Verona Virginio Orsini, aiutata da un fedele servitore di nome Gregorio Griffo. Il tradimento della donna, però, non passò inosservato.

Il regno sotterraneo di Agarthi
Secondo la tradizione induista, esiste un grande regno sotterraneo, chiamato Agharti dove abiterebbe il Re del Mondo ovvero colui che domina le menti dei grandi, dei re, degli imperatori e dei presidenti di tutto il mondo. Una figura forte e importante che vive in questo regno dai tempi dei tempi anche se la sua presenza non è mai stata certificata (ed è per questo che si parla di leggenda).

Il pane dei morti: leggenda pugliese, IV PARTE
Siamo finalmente giunti all’ultima parte delle leggenda pugliese intitolata “Il pane dei morti”. Una leggenda che da tanto di una storia dell’orrore ma che ci insegna che ogni cosa che otteniamo deve essere guadagnata con rispetto senza togliere nulla ad altri.
Il pane dei morti: leggenda pugliese, III PARTE
Oggi riprendiamo a leggere dal punto dove abbiamo lasciato la leggenda pugliese intitolata “Il pane dei morti”. Una leggenda che sembra tanto una storia dell’orrore; la quale narra di un giovane fannullone che voleva diventare ricco senza sforzi alcuni e che per farlo ha derubato a dei poveri bambini morti la possibilità di varcare le porte del paradiso.
Il pane dei morti: leggenda pugliese, II parte
Nello scorso articolo abbiamo iniziato a leggere una leggenda pugliese su come l’uomo pur di ottenere ciò che vuole è disposto davvero a tutto ma che ogni cosa ha suo tempo e prima o poi tutto ciò che si è ottenuto rubando o ingannando dovrà essere restituito ai legittimi proprietari. Questo è quello che la leggenda “Il pane dei morti” vuole insegnarci ed oggi proseguiremo con la lettura della seconda parte della storia.
Il pane dei morti: leggenda pugliese, I parte
I popoli antichi vivevano di superstizioni, superstizioni che poi divenivano dei veri e propri racconti dell’orrore. Questi racconti venivano solitamente narrati dagli uomini/donne più anziani del villaggio con lo scopo di ammonire i più giovani a non sfidare mai le leggi della natura o ancora peggio gli spiriti dei morti. A proposito di questo oggi leggeremo una leggenda che ha origine in Puglia e che narra la vita di un ragazzo fannullone che pur di ottenere del facile denaro è disposto a rubare del cibo a dei poveri bambini morti.
La fiaba dei ciechi e dell’elefante, III parte
Oggi terminiamo il racconto della fiaba buddista che nei scorsi articoli abbiano iniziato a leggere. Una fiaba che ci fa capire quanto può essere importante ascoltare e accettare le opinioni degli altri senza dover per forza imporre le proprie. (Chi si è perso i precedenti articoli può cliccare sui link sottostanti).
La fiaba dei ciechi e dell’elefante, II parte
Da secoli l’uomo per far valere le proprie idee e le proprie teorie ha fomentato polemiche che spesso sono sfociate in guerre sanguinarie, che hanno portato solo terrore e sottomissione, senza però ottenere ciò che voleva. A proposito di questo nello scorso articolo abbiamo iniziato a leggere una fiaba che viene raccontata dai monaci buddisti per sensibilizzare chi non riesce ad accettare l’idea altrui e vuole imporre la propria.