Chi sono i “detective del paranormale“? Per spiegarvelo vi racconto di alcuni fatti. Nel 1967 una casalinga che abitava nel New Jersey affermò che il bambino scomparso era morto e descrisse il luogo dove si trovava il corpo e i vestiti che indssava. La Polizia lo ritrovò dopo due mesi confermando la sua predizione.
Qualche anno un’altra donna, stavolta in Missouri, prevede l’andamento del mercato delle materie prima solo toccando una busta che contiene le informazioni. Un suo cliente diventa miliardario grazie alla sua previsione e le regala una villa.
Nel 1973 un poliziotto in pensione comunica la posizione esatta di un luogo segreto in Virginia, cioè a 4.500 km di distanza da lui, dal quale spiano e intercettano i satelliti.
Pare che nel 1979 un falename che stava attraversando i cieli sopra Alessandria d’Egitto abbia descritto il palazzo di Cleopatra e in seguito le sue indicazioni servirono durante gli scavi per riportarlo alla luce.
Questi sono solo alcuni degli episodi occorsi negli anni scorsi e che provano come sia possibile l’attività paranormale della mente. I veggenti è come se ricevessero informazioni dal mondo esterno, come se le captassero e forreo poi in grado di comprenderle e comunicarle.
Ma a chi potrebbero servire i poteri della mente? Chi potrebbe avvalersi di questi sensitivi che non sempre ci azzeccano? Bisogna dire che, mentre alcuni non si affiderebbero a loro nemmeno se venissero pagati!, altri invece lo fanno convinti di poter utilizzare i poteri a scopi benefici o di ricerca.
Ad esempio l’aiuto metapsichico viene utilizzato nelle ricerche archeologiche. In questa disciplina si mettono insieme indizi che sono disseminati nello spazio di una zona e nel tempo. Per ricostruire antiche società ci vuole molta immaginazione, oppure “intuizione” .
Frederick Blight Bond fu uno di questi e grazie alla metapsichica riporto alla luce un’abbazia in Inghilterra, ma i suoi metodi non furono apprezzati dai religiosi. (continua)