Dizionario dell’esoterismo – dalla Flag alla Flam

di Gianni Commenta

Flagellazione: Rituale magico che serve per stimolare la fecondità. Già praticata presso i Babilonesi e gli antichi Ebrei, la Flagellazione era nota ai Greci ed ai Romani.

Nella città di Sparta venivano flagellati i giovani di fronte della statua di Artemide Ortia, mentre a Roma le donne si fustigavano durante i Lupercali del 15 febbraio, e nelle feste della Bona Dea del 1 maggio.

Anche il culto di Cibele comprendeva la Flagellazione, I Vangeli (Matteo 28, 26; Marco 115, 15; Giovanni 19, 1) ricordano la Flagellazione di Gesù.

La Flagellazione venne praticata fin dall’XI secolo da alcuni ordini monastici.

Flamel Nicolas: Alchimista benefattore. Il parigino Flamel, grazie alla sua professione di scrivano e copista, si trovava spesso di fronte a libri rari e antichi.

Nel 1357 ne comperò uno miniato e dalle insolite dimensioni:

La legatura era in solido ottone, e dentro vi erano figure e caratteri che non erano né latini né francesi. Era stato scritto con una matita di piombo, su fogli di corteccia, ed era stranamente colorato“.

Sulla prima pagina, in oro, compariva la dicitura “Abramo l’Ebreo, Prete, Principe, Levita, Astrologo e Filosofo, alla nazione degli ebrei dispersa in Francia dall’Ira di Dio, augura Salute“.

Dopo aver lanciato un anatema a coloro che avessero osato leggere il libro senza essere un rabbino, l’autore cominciò a spiegare che il volume forniva agli Ebrei di Francia un mezzo per pagare le tasse all’Impero, perché insegnava come trasformare in oro i metalli vili.

In tanti anni di lavoro riuscì a tradurre il Libro di Abramo quasi del tutto, ma il punto focale era una pagina fitta di iscrizioni simboliche, che poteva essere decodificata da un ebreo che conosceva perfettamente la Qabbalah.

Questo qualcuno lo trovò in Spagna, durante un pellegrinaggio a Santiago de Compostela, un erudito di nome Canches, che riteneva quell’antico libro fosse andato perduto per sempre. Prima della morte, Canches rivelò a Flamen il significato della formula, cosa che portò il copista a realizzare la Pietra Filosofale e di produrre oro su scala quasi industriale, devolvendo in beneficienza parte della sua magica ricchezza.

Per molti la ricchezza di Flamen era da attribuire ad una mappa che indicava i nascondigli in cui gli Ebrei avevano nascosto i loro tesori nel periodo che vennero cacciati dalla Francia per ordine di Filippo IV il Bello.

Dopo la morte di Flamen (1419) fu poi rinvenuto soltanto un pezzo di legno. Nel Libro di Abramo si trovava l’Elisir di lunga vita, in grado di conferire l’Immortalità. Nel corso dei secoli i coniugi Flamel furono visti molte volte. Alcuni identificarono Flamel con il Conte di Saint-Germain, altri lo incontrarono in Boulevard du Temple verso la fine del secolo scorso, mentre per alcuni, Fulcanelli, popolare in Francia durante gli anni ‘20 e ‘30, altri non era che Flamen in una delle molte identità che ha adottato negli ultimi cinquecento anni.

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