Dizionario dell’esoterismo – dalla Gib alla Gih

di Gianni Commenta

Giblim: termine riportato nella Bibbia (1 Re 5, 18) e dice:

“Salomone ordinò tutti gli artefici così: 300 Haarodim, 3300 Menatschim (sorveglianti esperti), 80.000 Giblim (squadratori di pietre)”.

Molti studiosi pensano che l’origine del termine derivi da Ghiblei, abitanti di Ghiblim. È la Parola adottata dalla Libera Muratoria per il terzo Grado di Maestro Massone. Secondo la leggenda di Hiram, questa è la parola pronunciata da tre Maestri che scoperto la sepoltura e seguentemente il cadavere di Hiram assassinato, e nel tentare di sollevarlo per le braccia, notarono che la carne si staccava dalle ossa.

Nel regno animale vuol dire figlio della putrefazione, e sta ad indicare che dalla morte si genera la vita, “putrescat et resurgat”, e compito del maestro è generare e riprodurre (da Il Libro del Massone Italiano, di Ulisse Bacci).

Giglio: derivante da lilium, il termine sottolinea un genere di piante erbacee della famiglia Liliacee, che hanno circa 45 specie diverse, distribuite nelle zone temperate dell’emisfero boreale.

I fiori del giglio sono largamente utilizzati dalla floricoltura ornamentale, esso è simbolo di candore, innocenza, purezza e di generazione, il Giglio viene impiegato in alcunii riti massonici, posto sopra il capitello delle Colonne, come nel Tempio di Salomone, ma è anche accomunati a Sant’Antonio.

Nel tempio di salomone i gigli venivano anche scolpiti sulle pareti: “Sarò come abbondante rugiada di Israele; egli fiorirà quale giglio e getterà radici al pari di un pioppo” (Osea 14, 6).

Nell’Alchimia rappresenta l’elemento femminile nell’uomo, l’anima femminile che eleva l’uomo verso l’alto, mentre nel Nuovo Testamento si legge: “Osservate come crescono i Gigli nel campo; non lavorano e non filano“.

Fu usato spesso nell’araldica, particolarmente nello stemma mediceo fiorentino e negli emblemi monarchici francesi.

Gihad: questo termine è derivato dall’arabo, ed ha un significato di sforzo. Per i musulmani designa la guerra santa, “lo Stato è in dovere di assoggettare i paesi infedeli per diffondere la parola di Allah”, inoltre è Gihad qualsiasi guerra proclamata dal capo dello Stato, purché ne siano rispettate le forme legittime. La Gihad veniva ritenuta perfettamente legale, così anche la furia barbarica, poiché era autorizzata dal sovrano islamico fino alla metà del XIX secolo.

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