La fisica della mente

di Gianni Commenta

Quando parliamo di esoterismo e scienza non si può non tirare in ballo la fisica della mente: fino a oggi di approcci fisici allo studio della mente ce ne sono stati tanti anche se si è sempre pensato che la fisica della mente fosse in qualche modo secondaria rispetto allo studio della fisica classico.

In seguito allo sviluppo della meccanica quantistica, però, si è cominciato a credere che la mente davvero meritasse di essere studiata e che potesse avere comunque qualche collegamento con la fisica moderna, cosa che fino a quel momento si era esclusa. E’ da quel momento che la fisica della mente ha cominciato ad essere oggetto di studio: l’analisi profonda della coscienza umana ha portato ad affermare che la fisica mentale sia dovuta a processi chimici e fisici che avvengono nel sistema nervoso, a livello molecolare, lo stesso livello che è alla base degli studi della fisica quantistica. I processi mentali come gli stati emozionali, che apparentemente non sembrerebbero dare la possibilità di essere studiati razionalmente attraverso una materia come la fisica, sono in realtà studiabili. Ecco perché la fisica della mente diventa uno dei punti fermi quando si parla di esoterismo e scienza. D’altronde, come affermava Albert Einstein,

La più bella e profonda sensazione che noi possiamo provare è la sensazione del mistico. E questo misticismo è ciò che sta alla base di tutta la vera scienza. Se esiste un concetto come quello di Dio, allora è un sottile spirito, non l’immagine dell’uomo che così tanti hanno fissata nella loro mente. Nella sua essenza, la mia religione consiste in un’umile ammirazione per questo infinito e superiore spirito che rivela se stesso nei minimi dettagli che noi siamo capaci di percepire con le nostre deboli e fragili menti

Foto | Thinkstock

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