Funerale Wicca – prima parte

di Gianni Commenta

Oggi parleremo di funerale wicca. Nella Wicca la morte di una persona cara, è affrontata con dolore, ma per le streghe la morte è l’inizio della rinascita, come l’alba che diventa tramonto.

Il rituale che vi darò, fa parte ed è tratto dal libro “A Witches’ Bible”. E’ importante sapere che la ciotola, o urna con la corda legata al suo interno è simbolo del corpo e dell’anima della persona decedute, quindi lo slegamento del nodo e la rottura dell’urna significa la liberazione dello spirito e la fine della sua vita.

Preparazione: L’urna o ciotola dovrà essere posizionata dietro all’altare con una corda legata al suo interno e vicino ad essa dovrà essere messa anche un pezzo di stoffa che sarà avvolto intorno all’urna per romperla ed un martello.

Se la narrazione della Discesa della Dea negli Inferi verrà rappresentata, i gioielli, i veli, corona e spada dovranno essere posizionati dapprima vicino all’altare, accanto alla collana che verrà indossata alla fine della narrazione da chi rappresenta la Dea.

Il rituale di apertura va avanti fino all’invocazione del Dio e la Sacerdotessa e il Sacerdote posti di fronte all’altare rivolti alla congrega. La Sacerdotessa dovrà dire:

“ci incontriamo oggi in tristezza e gioia al contempo. Siamo tristi perché un capitolo è stato chiuso, ma siamo anche gioiosi perché, da questa chiusura un nuovo capitolo viene iniziato.”

“ci incontriamo per segnare il passaggio della nostra amata sorella, ……, per la quale questa incarnazione si è conclusa e la raccomandiamo alla benedizione del Dio e della Dea perché si riposi, libera da ogni illusione e rimpianto, finché giungerà per lei il tempo della rinascita in questo mondo. E dovete sapere che così sarà. La tristezza non è nulla, è la gioia che è tutto.”

Il Sacerdote rimane fermo, mentre la Sacerdotessa inizia a guidare una danza a spirale, lenta, in senso antiorario.

Il Sacerdote dice:

“Noi ti invochiamo Ama, oscura e sterile Madre. A Te tutte le manifestazioni di vita devono ritornare, quando giunge il loro tempo; oscura Madre del silenzio e del riposo, di fronte a te gli uomini tremano perché non capiscono il tuo Mistero. Noi invochiamo Te, chiamata anche Hecate della Luna Calante, oscura Signora della saggezza temuta dagli uomini perché le tue sagge torri oscurano la loro strada. Noi, figli nascosti della Dea, sappiamo che non c’è nulla da temere dal tuo abbraccio, dal quale non esiste scampo, perché quando ci fermiamo nella tua oscurità, come tutte le cose, ci sarà un altro passo ancora, verso la luce. Perciò, in amore e senza paura, Ti affidiamo ……, nostra sorella. PrendiTi cura di lei e guidala. Ammettila alla pace della Terra d’Estate, dove stiamo tra una vita e l’altra. E sappi, come Tu sai tutte le cose, che il nostro amore andrà con lei”

Successivamente il Sacerdote prende la ciotola di terracotta con la corda, il panno e il martello, poi la danza a spirale si blocca e il Sacerdote entra nel centro della spirale, dove appoggia il recipiente dentro al panno, prende la corda e ne dà l’estremo a un altro membro della congrega (fanciulla) scelto come aiutante.

La Sacerdotessa dice: “la corda d’argento viene sciolta, l’urna viene rotta, così che la polvere ritorni alla terra dalla quale è venuta e lo spirito ritorni alla Dea che lo creò.”

Il Sacerdote slega la corda e l’aiutante la prende, poi il sacerdote avvolge il panno intorno alla ciotola e la rompe col martello e ripone i pezzi e il panno dietro all’altare. La congrega si richiude e la Sacerdotessa ricomincia a guidare la danza a spirale, questa volta cambiando il senso e girando in senso orario.

fonte

Domani seconda parte

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