Il gatto vampiro giapponese

di Redazione Commenta

Oggi parleremo di una leggenda che ha origine in Giappone, la cui leggenda narra di un gatto vampiro che aggredì la favorita di un principe.

Il principe e la sua donna si lasciarono a notte fonda per coricarsi, ma la ragazza verso mezzanotte, a causa di un incubò si svegliò, e scoprì con orrore che accanto a lei c’era un gatto nero, non ebbe il tempo nemmeno di gridare, che il gatto la strangolò.

Il gatto vampiro seppellì nel giardino il corpo della favorita e ne prese magicamente le sembianze. Ovviamente nessuno a corte se ne accorse, e seppur innamorato il principe non ebbe nessun dubbio che la favorita fosse cambiata leggermente. Con il passare del tempo, il principe poco a poco dimagrì, ed iniziò a soffrire di una strana malattia che nessuno riusciva a capire. Aveva il viso pallido e smorto, era molto debole, la sua mente era sempre meno lucida e presente, ed aveva attacchi di sonno che duravano anche per un giorno intero.

Tutti, tra medici ed erboristi, cercarono in tutti i modi, somministrandogli qualunque cosa, di farlo guarire, ma nulla aveva effetto, anzi pareva peggiorare giorno per giorno. Così la sua consorte diede l’ordine che egli non venisse mai più lasciato solo, i servitori dovevano vegliare su di lui 24 ore su 24, specialmente la notte dove il principe lanciava urla di dolore.

Purtroppo nessuno pareva riuscire a restare sveglio, tutti dai servitori alle guardie cadevano addormentati e non riuscivano a trascorrere l’intera notte a vegliare il principe.
Così iniziarono le ipotesi dei medici, l’unica plausibile spiegazione era che il principe, durante la notte perdeva sangue, ma la cosa inspiegabile era che il corpo di egli non mostrava ferite o tagli, quindi si arrivò alla conclusione che uno spirito maligno si nutrisse della linfa vitale del povero principe.

Il primo consigliere si recò quindi al tempio per avere il parere del primo sacerdote, il religioso ascoltò con attenzione il consigliere e gli promise che avrebbe studiato il problema, inoltre propose al consigliere di portare con se un suo giovane e ottimo soldato che avrebbe fatto la guardia al principe. Il giovane soldato prese molto seriamente il proprio compito, e prese subito a montare di guardia controllando il principe, arrivò la notte, e sentendo il sonno ghermirlo, si ferì un ginocchio con il pugnale in modo che il dolore lo tenesse sveglio.

Fu così che la giovane guardia vide, proprio a mezzanotte, una donna di favolosa bellezza entrare nella stanza del principe, restò in silenzio ad osservare il comportamento della favorita di cui non conosceva l’identità. La donna sembrava desiderosa di avvicinarsi al principe, ma la presenza della guardia pareva dissuaderla, così dopo avergli domandato come facesse ad essere sveglio lo lodò per il suo altruismo e si allontanò.

La mattina successiva tutti a corte lodarono la giovane guardia, e per le notti successive egli montò di guardia senza mai addormentarsi per alcune notti la favorita, ora ne conosceva l’identità, visitò ancora il principe ma senza mai avvicinarglisi troppo ma poi desistette.
Giorno dopo giorno la salute del principe migliorava, il principe durante la notte non urlava più di dolore, e il suo suo viso prendeva pian piano colore.

Per nulla convinto dell’estraneità della favorita alla malattia del principe la giovane guardia l’affrontò con la spada e le recise il capo. Invece del cadavere della bellissima donna però trovò ai propri piedi il cadavere del gatto nero in una enorme pozza di sangue, tutto quello del principe di cui si era nutrito.

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