Inni e canti alle divinità

di Gianni Commenta

Oggi voglio farvi conoscere (anche se la maggior parte di voi le conoscerà molto bene) alcuni Inni Orfici e preghiere di origine greco-romana e celtica, invocazioni scritte da scrittori e poeti dell’epoca antica.

-Canto a Diana
Bella dea del’arco!
Bella dea delle frecce!
Della caccia e dei cani!
Tu vegli colle stelle,
Quando il sole va a dormir
Tu colla luna in fronte
Cacci di notte meglio del dì.
Colle tue Ninfe al suono
Di trombe – Sei la regina
Dei cacciatori – Regina della notte,
Tu che sei la cacciatrice
Più potente di ogni
Cacciator – ti prego
Pensa un poco a noi!

-Inno alle Muse di Zeus
“Figlie di Memoria e di Zeus dal suono rimbombante,
Muse della Pieria, di gran nome, di splendida fama,
desiderate dai mortali che assistite, multiformi,
che generate irreprensibili virtù di ogni disciplina,
nutrici dell’anima, donatrici di retto sentire
e sovrane che guidate l’intelligenza potente,
che avete fatto conoscere ai mortali la celebrazione dei misteri,
e Clio e Euterpe e Talia e Melpomene
e Tersicore e Erato e Polinnia e Urania con Calliope madre e potente santa dea.
Ma venite, dee, agli iniziati, molto varie, sante,
portando gloria e amabile emulazione celebrata da molti inni!”

-Inno Orfico di Melinoe
“Invoco Melinoe, fanciulla ctonia, dal peplo color croco,
che presso la foce del Cogito l’augusta
Persefone generò ai sacri letti di Zeus Cronide,
alla quale l’ingannato Plutone si unì con scaltre astuzie,
e con l’ira di Persefone tirò fuori un’apparenza dal doppio corpo,
che rende folli i mortali con apparizioni brumose,
rivelando l’impronta della forma con visioni strane,
talora ben visibile, talora oscura, si accende di notte
in attacchi ostili nella notte tenebrosa.
Ma, dea, ti supplico, regina di sotterra,
di far uscire dall’anima la follia verso i confini della terra,
mostrando agli iniziati il sacro volto benevolo.”

-Inno Orfico a Ecate – Diana
“Ecate protettrice delle strade celebro, trivia, amabile,
celeste e terrestre e marina, dal manto color croco,
sepolcrale, baccheggiante, con le anime dei morti,
figlia di Perse, amante della solitudine, superba dei cervi,
notturna, protettrice dei cani, regina invincibile,
annunciata dal ruggito delle belve, senza cintura, d’aspetto imbattibile,
domatrice di tori, signora che custodisce tutto il cosmo,
guida, ninfa, nutrice dei giovani, frequentatrice dei monti,
supplicando la fanciulla di assistere alle pie celebrazioni
benevola verso il bovaro sempre con animo gioioso.”

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