Inni Orfici – terza parte

di Gianni Commenta

Gli Inni Orfici son un libro di culto realizzato nel I o II secolo d.C.‚ in Asia Minore‚ da un gruppo di adepti di Dionisio.

Oggi, presenteremo tre Inni Orfici, quello alla Dea Ecate, quello a Hermes.


Inno orfico a Ecate

Ecate
protettrice delle strade celebro,
trivia, amabile,
celeste e terrestre e marina,
dal manto color croco,
sepolcrale, baccheggiante, con le anime dei morti,
figlia di Perse,
amante della solitudine, superba dei cervi,
notturna, protettrice dei cani,
regina invincibile,
annunciata dal ruggito delle belve, senza cintura, d’aspetto imbattibile,
domatrice di tori, signora che custodisce tutto il cosmo,
guida, ninfa, nutrice dei giovani, frequentatrice dei monti,
supplicando la fanciulla di
assistere alle pie celebrazioni
benevola verso il bovaro sempre con animo gioioso.

da Inni Orfici, ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Inno orfico a Hermes

Ascoltami, Hermes,
messaggero di Zeus, figlio di Maia
dal cuore indomabile. Ascoltami,
giudice nelle gare, signore dei mortali,
benevolo, scaltro, messaggero dall’agile passo
e dai calzari alati, amico degli uomini,
araldo per i mortali.
Ascoltami, tu
che gioisci degli esercizi ginnici e dei sottili inganni;
tu che porti i serpenti e rechi ogni annuncio e proteggi i guadagni;
tu, liberatore dall’angoscia,
che hai nelle mani le armi irreprensibili della pace.
Ascoltami, dio del Corico,
beato, provvido, eloquente,
aiuto nelle opere,
amico dei mortali nelle necessità:
tu, arma terribile e veneranda per gli uomini,
ascolta la mia supplica e concedimi in sorte
un alto compimento della vita
nelle azioni, nelle grazie del discorso e nel ricordo.

La poesia del mondo. Lirica d’Oriente e d’Occidente, Guanda 2003

Profuno di cielo. Incenso

Cielo genitore di tutto,
parte per sempre indistruttibile del cosmo,
antico, principio di tutto e di tutto fine.
cosmo padre,
che ti avvolgi come sfera attorno alla terra,
dimora degli DEI beati,
che cammini con vortici di rombo,
custode celeste e terrestre che tutto circondi,
che hai nel petto l’intollerabile necessità della Natura,
scuro, indomito, svariato,
dalle forme cangianti,
che tutto vedi, che hai Crono per figlio,
beato demone supremo,
ascolta
e porta vita santa al nuovo inziato.

da Inni Orfici, ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

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