Inno alla Potenza Generatrice, VI PARTE

di Redazione Commenta

Oggi leggeremo la sesta e ultima parte del “Il Tuono. Mente Perfetta” – “The Thunder Perfect Mind”; una meravigliosa poesia ritrovata tra i manoscritti gnostici di Nag Hammadi. La poesia come abbiamo visto nelle altre parti viene narrata da un essere divino di sesso femminile, ella cerca di descriversi e raccontarsi, rivolgendosi agli uomini mortali. Ella non si scopre e pone quasi un indovinello a chi l’ascolta.


“Voi mi onorate [… ] e voi mormorate contro di me.
Voi che siete conquistati, giudicate chi conquista voi
prima che essi esprimano sentenza contro di voi,
perché il giudizio e la parzialità risiedono in voi.
Se voi siete condannati da questo, chi vi affrancherà?
Oppure, se voi sarete liberati da questo,
chi sarà in grado di tenervi in custodia?
Perché ciò che è dentro di voi è quello che a voi è fuori,
e quello che vi avvolge all’esterno
è quello che dà la forma all’interno di voi.
E quello che voi vedete fuori di voi, voi lo vedete dentro di voi;
esso è evidente ed è il vostro vestito.

Ascoltatemi, voi che mi udite,
e imparate le mie parole, voi che mi conoscete.
Io sono la conoscenza che è accessibile a chiunque:
Io sono il discorso che non può essere compreso.
Io sono il nome del suono
e il suono del nome.
Io sono il segno della lettera
e la destinazione della separazione
Ed Io […].(3 linee mancanti)
[…] luce […].
[…] ascoltatori […] a voi
[…] il grande potere.
E […] non rimuoverà il nome.
[…] all’entità che mi ha creato.
E Io dirò il suo nome.
Fate attenzione allora alle sue parole
e a tutte le scritture che sono state composte.
Prestate attenzione allora, voi che ascoltate
ed anche voi, gli angeli e quelli che sono stati inviati,
e voi spiriti che vi siete levati dai morti.

Perché Io sono quella che da sola esiste,
ed Io non ho alcuno che mi giudicherà.
Perché sono molti i gradevoli aspetti che esistono
in numerosi peccati
e smoderatezze
e passioni scandalose
e piaceri momentanei
che (gli uomini) assaporano finché non diventano equilibrati
e salgono al loro luogo di riposo.

E loro mi troveranno lì
ed essi vivranno
ed essi non moriranno di nuovo.”

La traduzione è a opera di www.ilcerchiodellaluna.it, e deriva da una trascrizione inglese dal copto di George W. MacRae S.J., così come pubblicata in un libro edito da James M. Robinson, The Nag Hammadi Library, HarperCollins, San Francisco, 1990.

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