La piramide di Yonaguni ed il continento Mu – parte terza

di Gianni Commenta

Il prof. Kimura, geologo marino, spiega che la struttura delle Piramidi di Yonaguni è composta da enormi blocchi di pietra sui quali sono stati fatti degli intagli in modo da realizzare i terrazzamenti e le scale che ne conferiscono l’aspetto piramidale.

Alcuni ricercatori hanno scoperto l’esistenza di pietre rotonde, che potrebbero far parte di un antico e primitivo sistema di drenaggio dell’acqua piovana, messe nelle vicinanze di solchi scolpiti sulle superfici di roccia, con la funzione di grondaie.

La sezione est della piramide è stata definita “sacra” poiché conservava strani reperti,come una scultura simile a un uccello di pietra, un blocco di roccia scolpito a forma di tartaruga simile alle kamekobaka ritrovate anche a Okinawa, poi una sorta di “vasca” dal profilo triangolare scavata nella roccia, denominata ‘Piscina a Triangolo’, è una depressione triangolare simile i Kaa, fontanelle artificiali di acqua potabile nel castello Gusuku dell’antica Okinawa.

A Nord si trova quello che secondo gli esperti potrebbe essere il vero oggetto di culto. Messo al centro di un’ampia pedana, c’è una specie di dolmen formato da una roccia orizzontale di 3 metri per 3, sostenuta da due pietre circolari più piccole, inoltre, un altro edificio sottomarino chiamato ‘Goshintai’, contiene probabilmente un orologio solare, battezzato da Kimura ‘Teda-ishi’, ossia pietra del sole, che rappresenta forse Ra-Mu, la divinità solare di cui parlava Churchward.

Non lontano dal tempio, è stato trovato un reperto molto particolare, che secondo il professor Kimura è la prova definitiva dell’intervento umano a Yonaguni, l’oggetto in questione è un megalite dalla forma di volto umano alto sette metri simile alle famose sculture dell’Isola di Pasqua, i Moai.

Nella parte superiore del reperto vi sono una serie di intagli che sembrano definire le fattezze di un viso e, nelle fessure orizzontali ossia nella zona delle cavità oculari sono incastonate due pietre che potrebbero rappresentarne gli occhi. Kimura parlando delle strutture ha detto:

Gli occhi sono chiaramente opera dell’uomo.

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