La terza mente e Mary Craig

di Gianni 1

Mary Craig era la moglie del romanziere Upton Sinclair ed era fermamente convinta di possedere grandi poteri e capacità telepatiche tanto che chiese al marito di metterla seriamente alla prova. Era l’inizio degli anni ’20 e Upton accettò di fare questa verifica.

L’uomo dapprima faceva dei disegni, poi cercava di comunicarli mentalmente alla moglie. La donna riusciva a percepire il messaggio del marito e disegnava ciò che lui aveva abbozzato, ma a volte dava un significato differente del disegno.

Sinclar poi raccolse i disegni suoi e di Mary nel libro “Mental Ratio” che la moglie lo aiutò a stendere. Comparando le due figure si può riscontrare la perfetta similarità. A volte quelli della moglei erano un pò più stilizzati, ma corrispondevano nelle forme.

La Craig era certa che alcune persone, come ad esempio lei, possedessero doti particolari, ma che praticamente tutti potevano coltivare le facoltà paranormali. Per ottenere sempre maggior dimestichezza con il soggetto consigliava di sperimentare un metodo che uniova sia il rilassamento che la concentrazione.

Secondo la Craig la concentrazione libera la mente facendo si che metta a fuoco solamente un’immagine. Chi ci riesce ottiene un rilassamento simile al sonno che porta alla ricezione telepatica. Il sistema richiede anche una certa auto suggestione, cioè il lasciare che attraverso lo stato di rilassamento, arrivino i messaggi al subconscio.

Mary sosteneva che il subconscio non è la fonte dei poteri paranormali. Secondo lei questi poteri derivano piuttosto da una terza mente, o mente profonda, che va oltre il conscio e l’inconscio. Anche Albert Einstein partecipò ad una seduta con Sinclair e fece la prefazione del suo libro, sostenendo che meritava attenzione e considerazione. I fenomeni paranormali, secondo Einstein, andavano analizzati a fondo. Anche lui era affascinato dalla parapsicologia. Mary Craig morì nel 1962 lasciando il marito, scrtittore di successo, che l’aveva amata tanto.

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