Famosa leggenda giapponese “Yotsuya Kaidan” II parte

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Iemon, era troppo codardo per ucciderla con le sue mani, così la prese e l’adagiò sul letto, poco dopo Oiwa si risvegliò. Non ricordava nulla dell’avvelenamento, si preoccupava solo del bambino, che scoprì subito di aver perso, e che inoltre la sua faccia era ripugnante, terribilmente sfigurata, nonostante tutto questo orrore e sofferenza Oiwa continuò a vivere.

Iemon ovviamente era disperato, ed intanto che giocava al maritino preoccupato, continuava a pensare ad un altro modo per sbarazzarsi della moglie e questa volta definitivamente. L’occasione non si fece attendere, Oiwa, una sera, volle uscire per una passeggiata, arrivati nei pressi di una scogliera, Iemon si guardò intorno assicurandosi che nessuno li potesse vedere, e senza pensarci due volte la buttò giù. Per assicurasi che fosse realmente morta e per non destare sospetti, recuperò il corpo, raccontando a tutti gli altri del brutto incidente, e organizzando il miglior funerale per la sua adorata moglie morta, organizzando un grande corteo in suo onore, senza preoccuparsi del denaro, tanto ancora un po’ di tempo e sarebbe finalmente stato ricco.

Iemon pensando che i suoi guai fossero finalmente finiti, pianificò le nozze con Oume. Durante la notte prima del matrimonio, mentre era steso a letto cercando di prendere sonno, notò che la luce della lampada sul suo comodino si stava affievolendo, e la osservò aspettando che si spegnesse, ma la lampada cominciò a cambiare aspetto. Ed improvvisamente, la faccia sfigurata di Oiwa rimpiazzò la lampada, e la sua immagine spaventosamente si espanse per tutta la stanza, gridando all’uomo “Traditore”. Iemon spaventato afferrò un bastone e lo agitò contro la faccia di Oiwa, che finalmente scomparve, mentre la lampada con grande fracasso si infranse e cadde sul pavimento. Da lontano gli parve di udire la fievole risata di una donna provenire dall’esterno, Iemon ancora scosso si convinse di aver bevuto troppo e che la visione fosse solo un’allucinazione dovuta all’alcool, così torno a dormire.

Il giorno seguente, Iemon aveva già dimenticato tutto riguardo allo spettro della notte precedente. Lui e Oume celebrarono finalmente il matrimonio, ma quando Iemon le alzò il velo, il giovane e bel viso della donna scomparve e al suo posto vide la faccia sfigurata di Oiwa che gridò ancora una volta “Traditore”. Inorridito dalla visione, Iemon sguainò la sua spada e decapitò lo spettro di Oiwa, La testa troncata rotolò sulla navata della chiesa, ma quando si fermò, Iemon scoprì con orrore che era la testa di Oume.

Egli sentì di nuovo in lontananza il suono di una risata prendersi gioco di lui, cercando un posto dove nascondersi, Iemon tornò alla sua vecchia piccola casa, dove un tempo viveva con Oiwa. Improvvisamente sentì bussare alla porta, quando aprì, vide Oiwa, e di nuovo afferrò la spada e decapitò il fantasma, solo per scoprire che aveva appena decapitato il nonno di Oume. Vicino alla pazzia, Iemon corse alla scogliera dove portò Oiwa la sera in cui la uccise. Ormai la risata della donna lo seguiva dovunque egli andasse, si fermò davanti al dirupo, guardando in basso, indeciso se gettarsi nel vuoto. Tempo dopo alcuni passanti raccontarono di aver visto il fantasma di una donna spingerlo giù dal dirupo e gettarsi dopo di lui, ridendo.

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