Meditazione guidata con la runa Wunjo II PARTE

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Oggi proseguiremo con la meditazione guidata della runa Wunjo, vi consiglio, se volete eseguire questa meditazione nei migliori dei modi, di registrarla o fatevela leggere da qualcuno, la cui voce sia per voi rilassante e vi metta a vostro agio.
Continua…

Il cielo man mano che proseguite nel cammino, si fa sempre più scuro, coperto da nubi temporalesche, un raggio di Luna però vi illumina la strada, ed intravedete da lontano un uomo in maglia, alto e possente, tutto di lui richiama la fredda roccia, i suoi occhi sono come il buio della notte, niente oltre al freddo traspare da lui. Impugna una spada, e viene verso di voi:

“Fermati”– vi dice – “Tornate indietro, non c’è speranza per voi su questo percorso. Questa è la terra dei morti, il regno di polvere, nessuno può stare qui se non ha donato la vita alla tristezza e al gelo del cuore. Se tenterete di passare, sarete invaso da un dolore indescrivibile che vi prenderà l’anima e non vi lascerà mai più. Quindi tornate della vostra sala fatta di vita e gioia, tornerete qui, solo quando sarà giunta l’ora della vostra morte”.

Voi però vi sentite forti, con un calore immenso che viene dall’anima, pensate che nulla al momento vi possa scalfire e uccidervi, nessun freddo gelido può trapassare la vostra calda anima, così vi rivolgete all’uomo dicendo:

“Non ho paura nel del dolore, né della morte, la gioia e la forza sono il mio coraggio”

Fate così un passo avanti, sfoderando la spada, siete pronti per combattere, e combatterete.
Il combattimento inizia, l’uomo fatto di fredda e dura pietra è invincibile e inamovibile, voi cercate con tutte le forze di sconfiggerlo, ma ogni colpo di spada del nemico, vi lacera l’anima, e tutto il calore del cuore a poco a poco vi lascia. Il freddo fluisce dentro di voi, la tristezza vi attanaglia, quando state ormai perdendo ogni forza, l’uomo di “pietra” si ferma e vi chiede:

“Vale ancora la pena combattere?”

Cercate di ricordare quello che sentivate poco prima della battaglia, ricordate il vostro cuore pieno di gioia e spensieratezza, ricordate il calore, la forza che sentivate. Fatela tornare, rifuggitevi in quella sensazione, e sorridete all’uomo di “pietra”, sorridete con quella poca vita che ancora vi è rimasta. Ed proprio in quel momento, che dovete richiamare tutte le energie, riprendete quella forza, non è scomparsa, è sempre dentro di voi, e come ultimo sforzo, alzatevi, prendete la spada, e tagliate la testa all’uomo. Adesso correte, da dove siete arrivati, guardatevi indietro e vedrete che l’uomo è scomparso, si è dissolto in nebbia. Continuate a camminare, ma l’uomo di pietra è di nuovo li davanti a voi, vi dice, brandendo la sua spada:

“Non hai ancora vinto la battaglia. Fermati, non puoi tornare indietro”

Non fatevi spaventare, avete recuperato la vostra forza, il vostro calore, ora niente potrà farvi del male, nemmeno la tristezza della morte. Avvicinatevi quindi, ed infilzate la vostra spada nel cuore dell’uomo, che finalmente scomparirà.

Continua nel prossimo post…

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