Il caso della medium Hélène Smith, II parte

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Oggi continueremo a parlare del caso o no fasullo della medium Smith Hélène, per ben cinque anni fu seguita dal prof. Flournoy, che ne osservò il comportamento e i cosiddetti poteri di scrittura telematica che essa diceva di avere. Flournoy, seppur all’inizio incuriosito dal caso, si accorse presto che la medium, soffriva di multiple identità.

Già nel 1893 la Smith aveva incominciato a manifestare una seconda personalità: diceva di essere stata in una vita passata Maria Antonietta, e anche se era pur vero che l’ortografia era settecentesca, non aveva nulla a che fare con la calligrafia reale della regina. Insieme alla manifestazione di Maria Antonietta, si manifestarono altre personalità come Luigi Filippo d’Orléans e il marchese di Mirabeau, che il prof. Flournoy chiamò nel suo libro il “ciclo regale”.

Dopo il “ciclo regale” iniziò il “ciclo orientale”, e di fatti, la Smith era convinta di raccontare le vicende sempre di una sua vita passata, dove era stata Simandini, la figlia di uno sceicco arabo del XIV, andata in sposa al principe indiano Sivruka Nayka, e in seguito morta bruciata sulla pira del suo defunto marito; come per il caso di Maria Antonietta, la ragazza scriveva in arabo, anche se la maggior parte delle parole non esistevano, e alcune che si avvicinavano erano scritte in modo errato, quindi probabilmente aveva dimenticato la sua lingua originaria? Il prof. Flournoy, seppur suppose che la ragazza potesse aver letto la storia di Simandini, su qualche libro, cosa quasi impossibile, perché esistevano solo due copie che raccontavano quella storia, e la Smith non le possedeva, scrisse di questo caso:

“Il romando indù, rimane, per coloro che hanno avvicinato questo enigma psicologico, non ancora spiegato in modo persuasivo, perchè rivela e implica in Hélène una coscienza dei costumi e delle lingue orientali la cui vera sorgente non è stato fino a oggi possibile scoprire”.

Finito il “ciclo orientale”, si passo al “ciclo marziano”, in cui la Smith disse di conoscere l’ambiente e gli abitanti, prima di Marte e poi di Urano. Flournoy riconosceva la paranormalità di alcuni fenomeni psicocinetici, telepatici e chiaroveggenti, nella Smith, ma attribuiva tutto il resto a fatti di fantasia, o a ricordi di vite passate si e no realmente avvenuti.

Continua…

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