Padre Carmeli, il fantasma della biblioteca

di Valentina Cervelli Commenta

Padre Carmeli è conosciuto a Padova per essere il fantasma della biblioteca. Quale? Quella alla quale lui stesso collaborò alla costruzione. Si tratta di una presenza molto nota alla cittadina. Soprattutto perché da quel che si racconta, ha ancora il vizio di palesarsi con una certa continuità.

Manifestazioni relativamente recenti dello spettro

Scoprire la storia di quelle anime che si pensa non siano state in grado di allontanarsi dalla loro vita terrena dopo la morte è sempre emozionante. A prescindere che si tratti di personaggi più o meno noti. Quel che affascina molto, oltre alla manifestazione di per se stessa che già da sola è in grado di conquistare la curiosità di chiunque, è anche la vita che le stesse hanno avuto quando vivi.

Nel caso di Padre Carmeli  il suo fantasma è balzato nuovamente alle cronache quando nel 2016 è stato possibile visitare nuovamente la sua biblioteca. Il luogo era stato chiuso a lungo per eseguire un restauro prima e poi tenuto chiuso fino a che non ci si è decisi a dare modo alla cittadinanza di poter rivivere quelle stanze tanto care al prelato.

La chiusura si era resa necessaria dopo che un incendio era divampato a causa di un fulmine nel 1995. Per molo tempo la Sala Carmeli è stata  usata e viene ancora usata per eventi culturali. La sua volta affrescata è un gioiello artistico degno di nota.

Padre Carmeli e la sua biblioteca

Non stupisce pensare che Padre Carmeli possa ancora vagare per le stanze della sua Biblioteca. Padre Michelangelo Carmeli fu nel 1744 il primo insegnante di lingue orientali all’università patavina. Egli tradusse nel corso della sua carriera delle commedie di Aristofane, le tragedie di Euripide e fu attivo nei dibattiti del tempo che si svolgevano attorno ai testi della Bibbia.

Ma come il nostro racconto può far immaginare la sua grande opera fu quella della costituzione, all’interno del convento di San Francesco Grande, della biblioteca. Nel 1761 al suo interno era possibile sfogliare ben 22mila volumi, tra cui ben 420 pregiati e antichi manoscritti. Purtroppo la biblioteca di Padre Carmeli giunta fino a noi non è la stessa alla quale lui diede vita.

I francesi nel 1797 occuparono il convento, cacciarono i frati e per costruire il loro ospedale militare saccheggiarono e distrussero quasi tutta la biblioteca. Il convento venne soppresso da Napoleone nel 1810, portando alla perdita dell’intera struttura.

Le testimonianze della manifestazione di Padre Carmeli sono state diverse negli anni e si racconta anche che alcuni restauratori abbiano sentito di recente voci misteriose e visto cose strane accadere. E non ci stupisce che il suo spirito possa essere ancora presente: la sua morte avvenne in circostanze misteriose. Si dice che fu avvelenato.

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