Eden: Deriva dall’ebraico (eden, delizia), attribuito ad una località da cui scaturivano quattro fiumi: Tigri, Eufrate, Gihon e Pison (forse Gange e Nilo): Vi si trovavano (Genesi 2, 8 ) molti alberi, tra i quali l’albero della vita (segno di benedizione e di perfetta comunione con Dio) e quello della conoscenza del bene e del male, i cui frutti erano proibiti all’essere umano prigenio. Un divieto volto a proteggere l’uomo dalla tentazione di sostituirsi a Dio, stabilendo da sé stesso cosa sia il bene e che cosa è male (Dio non ha mai definito tali differenziazioni, poiché tutto è causale, nulla è casuale, mentre il Tutto è giusto e perfetto).
Il che può portare l’uomo a distruggere la vita e la stessa Creazione, invece di custodirle e proteggerle con estrema cura ed amore. In origine l’E. era la dimora di Adamo ed Eva, ma ne furono poi scacciati dopo aver commesso il cosiddetto peccato originale (Genesi 3, 23). Il racconto non trova riscontro nella mitologia di altri popoli, anche se nell’epopea di Gilgames si parla di una pianta dell’immortalità, l’albero della vita si ritrova in varie tradizioni orientali, ed il ricordo di un’epoca felice per l’umanità, perduta e mai ritrovata, è ben presente nella tradizione classica ed orientale.

Benedizione del sale.
