Preghiere sciamaniche: l’unione con la natura

di Redazione Commenta

Delle preghiere sciamaniche che raccontano in semplici parole il legame che si può avere con la natura e la sua meravigliosa bellezza!

Gli sciamani erano un popolo legato strettamente alla natura. La natura per loro era “Casa”, un luogo sacro, un luogo a cui dover portare rispetto. Oggi vedremo delle preghiere sciamaniche che rispecchiano in toto ciò che per gli sciamani significava l’unione con la natura, il sentirsi un tutt’uno con Essa.

Preghiere sciamaniche

Che io possa…

“Che io possa divenire terra,
che io possa divenire cielo,
che io possa divenire la montagna,
che io possa divenire il mare,
che io possa crescere,
allargando e allungando il mio corpo,
fino a disperdermi nel Vuoto dell’Infinito”.

La saggezza dello Spirito

“Grande Spirito ascoltami.
Per il Sole che riscalda la nostra casa, la terra, che riempi di ogni bene.
Per il riposo che inizia con la Luna e le Stelle, i fiumi che scorrono portando acqua e bontà,
le erbe botaniche, medicinali, i frutti, le noci, i cereali, i pesci, le carni.
Guarda a noi figli della natura, insegnaci la pazienza della tortora, concedici la vista dell’aquila.
Dona sapienza ai nostri profeti, insegnaci ad amare la nostra Madre Terra con la sua alba, il suo crepuscolo, le nuvole scure, i fiori.
Rendici unici dinanzi al grande Mistero e degni della nostra antica fede.
Quando il fuoco si spegne e non soffia più il vento, guidaci sul luminoso cammino, al luogo dei nostri padri nelle zone felici della caccia.
Che sia o grande Spirito, così sia!”

Preghiera sciamanica per il mondo

“Possa la pioggia venire a lavare gli antichi rancori,
gli amari odi trattenuti e nutriti nel corso delle generazioni.
Possa la pioggia venire a lavare il ricordo del dolore, della negligenza.
E poi possa il sole comparire e riempire il cielo con arcobaleni.
Possa il calore del sole guarirci ovunque ci sia una spaccatura .
Possa la nebbia dileguarsi in modo che possiamo vederci chiaramente,
in modo che possiamo vedere al di là delle etichette,
al di là degli accenti, del sesso o del colore della pelle.
Possa il calore e la luminosità del sole diluire il nostro egoismo
In modo che possiamo condividere le gioie e sentire i dolori dei nostri vicini.
E possa la luce del sole essere così forte da farci vedere tutte le persone come nostri fratelli.
Possa la terra, nutrita dalla pioggia, originare germogli di fiori per ricordarci la bellezza.
E possano le montagne insegnare ai nostri cuori come raggiungere l’alto verso il cielo”.

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