Non solo preghiere ma quando parliamo di sciamanesimo non possiamo non prendere in considerazione i canti. D’altronde in antichità tutto quello che serviva per evocare spiriti e alte divinità era spesso utilizzato e il canto era uno degli strumenti più gettonati per evocare gli spiriti. Il motivo? Lo sciamanesimo, persegue proprio questo obiettivo visto che non è altro che lo studio sulle azioni portate avanti dagli sciamani, coloro che mettevano in relazione la propria forza vitale con lo spirito di ogni altro essere o cosa (che sia spirito legato a esseri umani, animali, vegetali, minerali o esseri celestiali non ha importanza).
Sciamanesimo
Preghiere sciamaniche: l’unione con la natura
Gli sciamani erano un popolo legato strettamente alla natura. La natura per loro era “Casa”, un luogo sacro, un luogo a cui dover portare rispetto. Oggi vedremo delle preghiere sciamaniche che rispecchiano in toto ciò che per gli sciamani significava l’unione con la natura, il sentirsi un tutt’uno con Essa.
I 20 libri più famosi sullo sciamanesimo
Libri sullo sciamanesimo: ce ne sono moltissimi, alcuni anche di molto famosi e che, nel dettagli, spiegano i particolari di questa filosofia che raccoglie pensieri e tendenze specifiche. Ecco i 20 libri più famosi sullo sciamanesimo.
Meditazione nel luogo di pace II parte
Immaginate ora di esplorare il vostro “luogo di pace”, di camminare in esso, e di incontrare delle entità, dei personaggi. Non necessariamente le entità che incontrerete dovranno avere caratteristiche e sembianze umane; potrebbe accadervi di instaurare un dialogo con una cascata, con una montagna, o con un animale: nel vostro “luogo di pace” potete entrare in contatto con ogni cosa, perché in esso ogni cosa è viva e cosciente.
Il Seidr; la magia sciamanica
Il Seiór letteralmente significa ‘fermento’ o ‘bollente’ e ha molto in comune con lo sciamanesimo e con altre forme di magia primitiva, per meglio dire, esso è un adattamento delle pratiche sciamaniche, che sono state create per adattarsi alla cultura e ai tempi, in cui la società primitiva si è evoluta scoprendo la religione, l’agricoltura e la metallurgia, quindi una pratica magica arcaica.
L’iniziazione sciamanica
Oggi vorrei parlarvi dell‘iniziazione sciamanica in tempi antichi, dove si diventava sciamani solo ed esclusivamente se gli Dei lo volevano, lo sciamano o l’eletto doveva affrontare un viaggio spirituale abbastanza duro fatto di prove che sfioravano la pazzia e la morte.
Pochi erano gli eletti che venivano scelti dagli Dei per diventare sciamani, questi venivano scelti grazie ad una predisposizione innata, la chiamata o vocazione avveniva durante una malattia o un incidente violento che portava la persona quasi alla morte. Nel periodo del coma avvenivano allucinazioni, visioni, gli Dei davano al prescelto indicazioni della strada da seguire, della missione che doveva compiere nella vita terrena, inoltre gli mostravano la sua anima e il suo corpo astrale dilaniato dagli spiriti, in modo feroce e violento, per poi mostragli il suo corpo rinato con nuove membra, con nuovi organi e con nuovi fluidi, tutto questo stava a rappresentare la rottura della vecchia vita e la rinascita di quella nuova, con poteri e una conoscenza divina nuova. Solo morendo alla loro precedente esistenza potevano affacciarsi ad una nuova vita.
Odino capo degli scandinavi e l’esoterismo – II
Alle radici dell’albero della vita si trova l’aldilà, alla base c’è il regno poco profondo e i rami toccano il cielo. Vagando nel mondo degli spiriti, Odino, come tutti gli altri iniziati, possono imbattersi in mostri, anime di animali, sciamani morti e parenti, tuti che possono rivelare i segreti divini.
Gli spiriti rappresentano sia la salvezza che la rovina, per lo sciamano. Lo possono attaccare e divoare o trasmettegli una malattia che lo ucciderà per farlo rinascere in una forma superiore. È davvero indispensabile che il futuro sciamano muoia poichè questa viene definita l’esperienza fondamentale che gli darà i poteri speciali.
Pertanto, durante la cerimonia, che può durare anche diversi giorni, il neofita non mangia, nè beve alcunchè, giace immobile quasi senza respisare , di solito in un luogo molto appartato. Dopo averlo lasciato quasi morto, in quella condizione per qualche tempo, gli spiriti tornano per dare di nuovo vita alla sua anima, e il neo- sciamano risorge e torna alla sua tribù.
Odino capo degli scandinavi e l’esoterismo – I
Il saggio Odino era uno sciamano, un guaritore, unos tregone e anche ricercatore di dottrine esoteriche. Alcune leggende narrano che una volta diede un occhio solo per bere alla fonte della saggezza.
Un’altra volta si appese, sempre secondo quanto si narra, al frassino di Yggdrasil, che si estende verso il l’universo scandivano, dal paradiso all’inferno e vi si dimenò per nove giorni, fino a che cade in trance e vice Niflheim, l’aldilà scandinavo e imparò la scrittura runica.
Alla fine rinunciò alla vita in cambio del sapere e poi rinacque più saggio di tutte le creature. La morte e la rinascita sono considerate il destino di tutti gli sciamani, fungono da tramite tra questo mondo e l’altro.
Kaigh, il nyanga e la trasformazione dei giovani in sciacalli
Frederick Kaigh era un medico del XX secolo che poco c’entrava con le esplorazioni tra il Congo Belga e la Rhodesia. Lui però si sentiva un esploratore e mezzo nudo, appollaiato su un albero intendeva godersi lo spettacolo di una danza segreta.
Lo stregone nyanga arrivò e cominciarono a rullare tamburi. Era travestito da sciacallo e aveva delle strisce di pelle dell’animale attaccate in vita ad una specie di cintura. Kaigh osservava in silenzio. Il capo dello stregone era coperto da una maschera raffigurante appunto uno sciacallo.
Dopo aver bevuto una pozione cominciò a ad ulurare come un animale a cui rispondevano dalla giungla mentre danzava ad un ritmo sempre più vorticoso, nonostante l’età avanzata. Alla fine esausto cadde in trance con la bava che gli usciva dalla bocca.
Sciamanesimo, vocazione portata in sogno
La sfera emotiva gioca un ruolo fondamentale nella guarigione del paziente, questo gli sciamani l’hanno sempre saputo molto bene e la magia che appicano comporta anche la somministrazione di terapie quali rilassamento, massaggi, erbe, diete, esorcismi e rituali di pruficiazione, confessioni e placebo.
Tutti questi poteri riuniti nelle mani di una persona, ma… come si diventa sciamani? In genere nessuno sceglie di diventare tale, al contrario, viene scelto. La vocazione arriva attraverso un sogno di possessione estremamente vivido, oppure da una visione o dalla guarigione di una grave malattia.
Il rito di iniziazione può avvenire in modi differenti: con una cerimonia pubblica o con una conversione personale e si conclude con una morte simbolica e la resurrezione. Questo perchè attraverso il rito l’eletto sciamano può arrivare all’albero del mondo e passare nel regno celeste e perdendo il suo stato terreno.
Il primo sciamano e la prima terapia 40.000 anni fa – parte II
Lo sciamano ha due modi per occuparsi del paziente: il primo consiste nell’identificare i sintomi, ci sono malattie che sono facilmente distinguibili e quindi la cura è convenzionale. Il secondo è utilizzato quando la malattia non è chiara, il malanno è nascosto e lo sciamano, per capire di cosa si tratti, deve andre in trance e cercare il motivo direttamente nel mondo degli spiriti dove troverà la guida.
Gi sciamani dicevano di entrare in contatto con gli spiriti attraverso un’alterazione mentale che ognuno di loro, a seconda della tribù, raggiungeva in un determinato modo: un rituale che comportava la privazione di sonno, assenza di attività essuale, immobilità fisica seguita a danze sacre con cantilene e frasi magiche, nonchè l’uso di sostanze allucinogene.
In Siberia si utilizzava un fungo del genere amanita, nel Messico il peyote che li portava in uno stato passivo di estasi nel quale lo sciamano tenta di non soccombere agli spiriti e ne dienta il portavoce. Altri sciamani, invece, utilizzano l’estasi catalessica in cui riduce al minimo le sue funzioni vitali e sembra quasi morto.
Sciamanesimo, una tradizione antichissima
Oggi parleremo dello sciamanesimo, la più antica espressione religiosa che ci sia al mondo presente già dall’età del paleolitico.
In quel periodo questa disciplina veniva praticata da uomini e donne considerati saggi e degni di rispetto, conoscevano la medicina e curavano ogni genere di malattia. Per le varie popolazioni, gli sciamani sono considerati come degli intermediari tra il mondo naturale e quello spirituale.
Nella bellissima Africa nera, in Asia, in America Centrale e nell’Irlanda celtica, questi sciamani hanno piccole differenze, ma questo parte tutto dalla tradizione da cui provengono.