Primo Festival Veneto del Mistero

di Gianni 1

Il Primo Festival Veneto del Mistero riscuote grande successo, il pubblico accoglie con favore le manifestazioni

Ottimo riscontro di pubblico e grande apprezzamento per il Festival Veneto del Mistero, organizzato nelle sue sette province. Un centinaio i luoghi proposti e più di cinquanta gli eventi in calendario, dei più vari, per riscoprire i misteri della regione e trasformarli in una proposta turistica alternativa e innovativa, come ha spiegato il vicepresidente della Giunta Regionale Franco Manzato.

Per tutti gli appassionati del mistero una splendida occasione per fine settimana curiosi, passati a scoprire eventi storici e tradizioni. Ogni giorno viene allestita la rappresentazione di una leggenda in una location differente e poi cene misteriose, lettura dei tarocchi per conoscere il futuro, visite notturne in luoghi densi di significato.

Uno dei prossimi eventi in programmazione è la visita alla Valle del Forame, chiusa e poco accessibile, dove la gente comune sentiva la presenza di creature magiche e mitologiche ch chiamava con vari nomi: a volte Ninfe, o Driadi, Fauni oppure Satiri. Tra le varie presenze ve n’era una particolarmente dispettosa che faceva scherzi pesanti ai contadini e viandanti solitari, un folletto burlone vestito di rosso.

Non poteva mancare, all’interno di un Festival del Mistero con panorama tanto vasto, la tematica dell’amore tra le creature magiche e i mortali, o umani. Particolare è la leggenda dell’amore di Etele e Giordano. Lei era un’Anguana, figlia della Maga dei Boschi, destinata a regnare sulla valle dopo la madre, lui un boscaiolo di cui si innamora. Impossibile la loro storia d’amore che finisce tragicamente. A conferma del loro forte legame rimane una spaccatura nella roccia dai cui sgorga acqua sorgiva.

Se questi piccoli flash di Festival non bastassero ad accendere la curiosità, che dire del “corpo rubato”? Sulle mura di un granaio di una delle più antiche costruzioni di Sarcedo, pare che un militare inglese, Theis Runzesia, abbia raccontato ad un commilitone che un corpo era stato “rubato”, ma cosa intendeva esattamente? Pare che tra quelle mura compagni e feriti sparissero senza lasciare traccia. Una rappresentazione ci porterà indietro nel tempo per seguire le vicende di un soldato italiano mandato ad indagare.

Una splendida idea questa del Festival che potrebbe essere utilizzata anche altrove. Chissà quanti luoghi densi di magia ci sono che non conosciamo, chissà quante storie tramandate solo oralmente rischiano di andare perdute perchè nei tempi moderrni in pochi ormai credono che magia e creature magiche esistano davvero.

Per l’intero calendario degli eventi http://www.spettacolidimistero.it/

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