Progetto Tesla: Nave invisibile II parte

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…E cosi il progetto andò nelle mani di Von Neumann che però prese più tempo per l’esperimento. Nel maggio 1942 decisero che necessitavano di una nave speciale da ricostruire tutta d’accapo apposta per l’esperimento, e fu scelto all’uopo il cacciatorpediniere ‘Eldridge’, che allora non si chiamava così.

In luglio cambiarono il progetto, decisero dove mettere i due generatori e tutta l’apparecchiatura perché l’Eldridge era troppo piccola. Così dovettero sistemare l’equipaggiamento, pesantissimo, in modo prudente. Tolsero la torretta, e ci lasciarono un buco dove montarono i due generatori. Il motore per i generatori, il sistema elettrico diesel per accendere il tutto, e 4 trasmettitori, invece, furono montati sul ponte. La nave fu ricostruita così, e tutti i lavori di ristrutturazione finirono nel gennaio 1943.

Infine, pensarono di costruire un apposito equipaggio: tutti dovevano essere volontari, si doveva fare leva sulla mancanza di responsabilità sulla faccenda, dissero loro che era un esperimento insolito con un lieve pericolo. Racimolarono 33 uomini, che furono mandati a fare un corso a Groton, Connecticut, presso l’Accademia di Guardia Costiera, per tre mesi. Il personale così addestrato fu mandato a Philadelphia, poi fu ancora addestrato. Provato tutto l’equipaggiamento, i 3 generatori furono aumentati a 4, e fu aumentata la potenza, e fu usato il ‘Zero Time Reference Generator’ di Tesla. Furono montati circuiti speciali sincronizzanti per rassicurarsi che i due generatori fossero in sincronia perfetta.

Ma Von Neumann come Tesla iniziò ad avere dei ripensamenti, l’equipaggio non sarebbe mai sopravvissuto. La marina intanto faceva pressioni affinché l’esperimento si portasse avanti velocemente. Furono fatti ulteriori test, e alla fine del luglio 1943, portarono la Eldridge al porto di Philadelphia, dove fu messa in mare per il test finale. Il 20 luglio 1943 assemblarono i macchinari con il capitano Hangle a capo di tutto.

Alle ore 09:00 furono accesi i generatori e la nave sparì, così come dissero gli osservatori che erano sul porto, per 15-20 minuti, poi furono spenti i generatori, e la nave tornò visibile, e fu in quel momento che si accorsero che davvero c’erano stati seri problemi, il personale era frastornato, delirava, con sintomi fisici preoccupanti. Allora la marina lo cambiò con altro personale. Von Neumann voleva più tempo, ma non si sa perchè la marina aveva troppa fretta e non glielo concesse. Fissarono la data per il nuovo epserimento, gli scienzati lavorarono giorno e notte per correggere ciò che era andato storto. La marina nel frattempo però aveva cambiato idea, voleva una nave invisibile solo agli occhi umani ma fisicamente presente.

Arrivò di nuovo la data faditica 12 agosto 1943, la nave fu risistemata sul porto, furono accesi i generatori, per 60-70 secondi tutto andò bene: la nave divenne invisibile sul radar, ma non fisicamente, difatti si vedeva il suo contorno sul mare, ma all’improvviso vi fu un lampo di luce blu e la nave scomparì del tutto, a quel punto Von Neumann fu travolto dal panico “Dov’era finita la nave”? Quattro ore dopo riapparve nello stesso punto dov’era sparita e subito tutti capirono
che cera stato qualcosa di molto grave, nessuno rispondeva alla radio, la nave sembrava deserta. Cosi andarono a bordo e ciò che si trovarono di fronte era impressionante. C’erano uomini incastrati sul ponte della nave, altri nelle pareti d’acciaio, un altro non aveva più le mani, il panico di molti atri che correvano all’impazzata a destra a sinistra, gli unici che stavano bene erano i fratelli Bielek che appena investiti dalla corrente erano saltati giù dalla nave.

Ciò che era accaduto però era strabiliante, la nave era stata catapultata nel 1983, 40 anni dopo in porto, nel contesto di un nuovo progetto chiamato “Project Phoenix a Montauk, Long Island, nottetempo, dentro una costruzione recintata ed a capo del progetto c’era Von Neumann, invecchiato ovviamente, e proprio lui nel futuro aveva riportato la nave nel suo tempo. Praticamente coincidenza ha voluto che nello stesso momento ma in ere diverse c’erano stati due esperimenti simili che avevano risucchiatto la nave del passato nel futuro, ma l’equipaggio no, l’equipaggio era rimasto in aria immerso in quell’energia, e al ritorno della nave al suo posto, l’equipaggio era rimasto schiacciato, incastrasto in essa.

Tutto questo restò segreto, nessuno sa se gli esperimenti scientifici continuano o se hanno lasciato il progetto, ma sapendo come la scienza lavora, penso proprio che sacriferanno anche tutta l’intera terra per i loro esperimenti.

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