Quando parliamo di sogni, quanto la metafisica e la parapsicologia hanno un ruolo? Non dobbiamo dimenticare che spesso per tradizione diamo loro significati che si allontanano dal mondo “scientifico” e reale.

I sogni tra mistero e scienza
I sogni hanno da sempre affascinato l’essere umano. Quando sogniamo entriamo in un mondo diverso dove tutto sembra non avere collegamento con la realtà. Eppure il nostro coinvolgimento è molto alto. A livello scientifico i sogni sono un fenomeno legato all’attività cerebrale durante il sonno. Per quel che riguarda l’approccio esterno alla scienza, molte teorie metafisiche e parapsicologiche hanno cercato di dare significato a questi viaggi notturni.
In molte culture antiche erano considerati messaggi divini o visioni provenienti da un altro piano di esistenza. Nell’antico Egitto, per esempio, si pensava che durante il sogno l’anima potesse viaggiare e ricevere indicazioni dagli dei. Anche nella tradizione greca venivano interpretati come segnali profetici. Basti pensare all’importanza dei sogni nei poemi omerici o ai templi del sonno, dove i malati cercavano guarigione tramite sogni ispirati dagli dei. Parliamo di una visione rimasta viva per secoli e si è mescolata, nel tempo, con concezioni religiose, filosofiche e mistiche.
Nel Medioevo i sogni continuavano a essere visti come un possibile ponte con l’aldilà. I sogni erano spesso letti come simboli spirituali o morali, strumenti attraverso i quali l’anima poteva ricevere ammonimenti o consigli. Con l’arrivo dell’età moderna e della psicologia, l’interpretazione dei sogni ha assunto una piega diversa.
La potenza della mente

Sigmund Freud, nel suo più noto lavoro sull’interpretazione dei sogni, li ha visti come manifestazioni dell’inconscio. E quindi strumenti attraverso cui i desideri repressi potevano emergere in forma simbolica. Carl Gustav Jung, a sua volta, ha introdotto l’idea dell’inconscio collettivo, secondo cui nei sogni agirebbero archetipi universali che appartengono all’umanità intera.
Nonostante ciò molte teorie alternative hanno continuato a proporre spiegazioni più misteriose. Alcuni autori hanno suggerito che negli stessi si possano ricevere veri e propri messaggi telepatici, entrare in contatto con energie superiori o addirittura esplorare vite passate. In ambito parapsicologico si è parlato spesso di sogni premonitori, ovvero quelli che anticipano eventi futuri, seppur in forma simbolica o criptica. Alcune persone raccontano di alcuni in cui sono apparse situazioni poi verificatesi nella realtà, alimentando la convinzione che ci sia qualcosa oltre il semplice funzionamento cerebrale.
Anche l’idea del sogno lucido, cioè la capacità di essere coscienti durante il sogno e agire consapevolmente al suo interno, ha acceso riflessioni metafisiche. Se si può “vivere” nel sogno con consapevolezza, significa forse che la mente può dare vita a realtà alternative? E se sì, quanto è sottile il confine tra il sogno e ciò che chiamiamo realtà?
Voi cosa ne pensate?