Divinazione sui sogni

 Oggi continueremo a parlare dei sogni e in particolare della divinazione che vine fatta tramite essi. Questo tipo di divinazione viene chiamata, come già detto in precedenza, oniromanzia nome composto da “oniro” che proviene dal greco e significa sogno e da “manzia” anche termine di origine greca che sta a significare arte divinatoria. Lo svolgimento della divinazione è semplice il consultante, e cioè chi ha sognato, si reca ad un interprete dei sogni, che la maggior parte delle volte è un saggio o uno sciamano, con lo scopo di farsi rivelare eventuali messaggi nascosti del sogno, come ad esempio profezie, aiuti spirituali o blocchi a livello di anima, dopodiché lo sciamano approfondisce il sogno chiedendo in che luogo è avvenuto, in che ore, e la condizioni della vita del consultante quando ha sognato il determinato sogno.

Questa è la tecnica divinatoria che veniva solitamente usato in passato, ma i tempi cambiano, e le persone preferiscono vedersela da soli, capire cosa c’è in fondo alla loro anima, cosi da comprendere meglio se stessi, di conseguenza cambiano le esigenze e cambia anche l’arte divinatoria fai da te, quindi vediamo come avviene cosa occorre.

I sogni nelle varie civiltà

 I sogni sono sempre stati un mistero per gli uomini, fin dall’antichità si cercava una spiegazione e un modo per capirli, da qui nasce anche l’arte di divinare con i sogni, oggi vedremo come nelle antiche culture e paesi venivano studiati i sogni e sopratutto interpretati.

Molti segni o meglio disegni ci fanno capire come in preistoria gli uomini disegnavano i loro sogni nelle grotte, come ad esempio l’uomo che uccide l’animale, o disegni un po’ più complessi come ad esempio uomini che guardano in alto delle stelle o dischi volanti.

La fase REM durante il sonno

 Molti studi sono stati fatti per capire i sogni e l’attività celebrale durante il sonno, il primo in assoluto fu Sigmun Freud che ipotizzò che i sogni venissero dalla parte inconscia di noi, Ronald Fairbain nel 1952 che disse che il sogno fosse una fenomeno schizoide, ponendo l’accento sull’aspetto simbolico della personalità, e ancora Bonime nel 1962 che propose una teoria del sogno basata sulla concezione che il sogno sia un autoinganno volto a preservare e a rafforzare un modello di vita, ponendo l’accento sull’aspetto comportamentale sociale della personalità.

Un importante scoperta, però, ci fu nel 1953 grazie a Eugene Aserinsky che scoprì la fase REM, termine che deriva dal fatto che durante tale fase gli occhi si muovono con movimenti ritmici rapidi, dall’inglese “rapid eye movements” e cioè “movimenti oculari veloci”. Fu poi compresa e migliorata da Hobson, Solms e Zhang studiosi che nel corso degli anni capirono e ipotizzarono che le funzioni del dormire sono una sorta di trasferimento delle informazioni dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine, infatti, il sonno non-REM tratta la memoria consapevole-relativa, e il sonno-REM tratta la memoria relativa ed inconscia. Questo spiegherebbe anche come si possa divinare sui sogni e scoprire vite passate.

I sogni cosa sono?

 Da sempre ci siamo chiesti cosa significassero i sogni che solitamente facciamo, cosa avessero da dirci e da comunicarci, in molti anni la scienza ha cercato di capire da dove provenissero, e come la mente elaborava queste immagini confuse e interrotte, sappiamo bene ora che i sogni solitamente sono la voce dell’incoscio.

All’inizio del XX secolo Sigmund Freud ipotizzò che i processi mentali del sogno fossero differenti da quelli della veglia e li chiamò “processi di pensiero primario”, caratterizzati da meccanismi primitivi, rapidi spostamenti di energia e contenuti sessuali o aggressivi risalenti all’infanzia. Di conseguenza spiegò come il sogno fosse una realizzazione allucinatoria durante il sonno di un desiderio inappagato, o dei pensieri inconsci dell’essere. Quindi i sogni non sono altro che dei pensieri inconsci della nostra mente, dei pensieri molto più profondi e complicati da tradurre e capire, ecco perché si presentano confusi.

I sogni degli artisti e le loro opere

Ho raccontato di sogni premonitori e sogni dai quali personaggi famosi della storia prendevano le loro decisioni, ma non sono stati gli unici. Anche molti artisti hanno trovato nei sogni risposte e chiavi di lettura.

Per altri i sogni sono stati anche di ispirazione per racconti, tra questi c’è Robert Louis Stevenson che affermò di aver scritto interi racconti sognando. Le sue ispirazioni erano dovute a quelli che lui chiamva folletti, o gnomi, che popolavano le sue visioni e lo aiutavano a trovare una storia quando la sua mente sembrava incepparsi.

Nei suoi sogni Stevenson vedeva questi folletti e gnomi interpretare ruoli per fornirgli la trama del racconti che puntualmente lui scriveva da sveglio. Durante la notte gli gnomi allestivano veri e propri film di cui lui capiva il senso solamente alla fine.

Mendeleev e Cartesio, sogni profetici di grandi uomini – II

Mendeleev erano anni che cercava un modo per poter prevedere la scoperta di elementi sconosciuti e una notte, dopo aver lavorato tutto il giorno a quel problema, si addormentò esausto. Durante il sonno sognò una tavola dove ogni elemento occupava il posto giusto.

Svegliandosi lo scienziato annotò con grande cura la tavola che aveva visto in sogno e che diventò la notissima tavola periodica degli elementi. Lo stesso Mendeleev parlandone in seguito disse che rispetto a quella che aveva visto in sogno fu necessaria solamente una correzione.

Mendeleev e Cartesio, sogni profetici di grandi uomini – I

Molte persone credono nel potere profetico dei sogni, altre no, in ogni caso ci sono ricche casistiche e anedotti che testimoniano quanto nella storia dell’umanità e nella vita delle persone questi siano presenti. Non ci sono solo persone normali a fare questo genere di sogni, ma anche scrittori, musicisti, scienziatie  filosofi, tanto per citarne alcuni.

Vorrei parlarvi prima di Cartesio, matematico di cui ho già scritto, poi di Mendeleev. Cartesio viene ritenuto il padre della moderna filosofia e sosteneva che i sogni erano fantasie o desideri insoddisfatti, ma nonostante questi suoi convincimenti era certo che la sua attività fosse anche stata influenzata da alcuni sogni che aveva fatto in gioventù.

Hitler e il sogno premonitore

Accadde durante la Prima Guerra Mondiale quando Hitler era un giovane uomo di ventotto anni. Fu lui stesso a raccontare questo evento e, per quanto possiamo dire noi a posteriori, se non avesse dato retta a quel sogno la nostra storia sarebbe ben differente.

Era il novembre del 1917. Durante la notte Hitler dormiva in una nicchia della terra scavata nella trincea mentre il fuoco dell’artiglieria stranamente taceva. Il cattivo odore però, un misto di cibo andato a male e sudiciume, permeava l’aria.

Il caporale Adolf Hitler aveva un sonno agitato, popolato da incubi, a tal punto che che sognò di essere sepolto vivo da una tonnellata di terra  e metallo fuso mentre il sangue gli scorreva sul petto, ferito a morte dal nemico.

I sogni Alessandro Magno e degli altri condottieri

Alessandro Magno, detto il Macedone, credeva fermamente nel potere profetico dei sogni e grazie a questi conquistò gran parte del mondo ai suoi tempi conosciuto. Il condottiero andava in giro con il suo oniromante che interpretava i sogni che Alessandro magno faceva la notte.

Attraverso la sua interpretazione poi il Macedone prendeva le sue decisioni. Nel 332 a.C. i suoi eserciti stavano attaccando Tiro, sulla costa del Libano quando Alessandro Magno sognò un satiro che danava sul suo scudo.

Storie di sogni che cambiano la storia

Non si sa bene cosa siano i sogni o da dove arrivino, ma in parecchi sostengono che sono stati in grado di modificare la storia. Raymon de Becker era uno studioso e sosteneva che il sogno è “rivela un’energia che opera nel profondo degli individui e dei popoli, un’energia che dirige uomini e popoli“.

“Un’energia che dirige gli uomini a loro insaputa, all’origine di peggiori catastrofi e sublimi creazioni”. Ne sono stati sipirati personaggi storici come Otto von Bismark, uomo soprannominato il “cancelliere di ferro”, che aveva continuato la campagna cntro gli austriaci nel 1866 solo per esserene stato indotto da un sogno profetico.

Nel 1936, invece, il Nobel per la medicina venne assegnato a Otto Loewi che affermò di dovere l’esperimento che contribuì a ptrovare la sua teoria sulla trasmissione chimica degli impulsi nervosi del corpo ad un sogno fatto un decennio e mezzo prima.

Sogni, il significato dell’acqua

I sogni rappresentano qualcosa. Molte popolazioni utilizzavano i sogni per prendere decisioni, per organizzarsi la vita e anche come premonizioni del futuro. Gli elementi che ci appaiono in sogno però potrebbero avere dei significati, rappresentare qualcosa.

Abbiamo già parlato del fuoco e del serpente e di ciò che rappresentano, ora tratteremo l’acqua. L’acqua viene considerata la culla della vita, di ogni essere vivente e come il fuoco possiede una duplice natura, sia benefica, che malefica, ovvero può creare, ma anche distruggere.

L’acqua può purificare o causare rovine. Il fluire delle onde del mare e dei fiumi simboleggiano il movimento e il cambiamento, ma anche la continuità delle cose. Come il fuoco è un elemento essenziale della vita, però porta calma e tranquillità. Ascoltare il lento sciabordio delle onde rilassa moltissimo.

Metamorfosi, la risposa neurologica

La parola Metamorfosi è la più utilizzata per descrivere la trasformazione di un uomo in un animale e la storia è piena di resoconti di questi episodi. Nel corso dei secoli questo fenomeno è stato studiato da molti che cercavano risposte.

Ma cosa accade? A chi? E perchè? Esistono molte teorie, alcune fondate sulle scienze fisiche altre invece su teorie psicologiche. La spiegazione neurologica della licantropia, per esempio, prende in considerazione la “parte animale” del nostro cervello, quella chiamata “cervello mammillare“.

è un blocco di tessuto neurale che ha sede all’inizio della spina dorsale ed è avvolto dalla massa delle circonvoluzioni della corteccia cerebrale. Questo cervello ce l’hanno anche alcuni animali e pare che da qui si evolvettero le cellule corticali.

Artemidoro e la classificazione dei sogni

Artemidoro, vissuto nel II secolo, scrisse un’opera in ben cinque libri chiamata l’Oneirocritica, in cui catalogò più di tremila sogni. Lui credeva che i sogni fossero lo specchio della realtà.

Da quanto si evince dai sogno riportati e interpretati da Artemidoro, si capisce che la vita ai tempi dei greci e romani non doveva per nulla essere tranquilla difatti i sogni si sarebbero potuti definire più correttamente veri e propri incubi.

C’era chi vendeva la carne della moglie al macellaio oppure chi mangiava le proprie feci o ancora chi spellava i figli da vivi. Artemidoro divideva i sogni in cinque tipi differenti: gli incubi appunto, le visioni diurne, le fantasie, i sogni profetici e quelli simbolici.

Nei sogni, il fuoco amico e nemico

Il fuoco è uno dei quattro elementi che nell’antichità costituivano i fondamenti della vita. Gli altri tre sono terra, aria e acqua. La sua presenza fin dai primordi della e la sua natura ne fanno un elemento che nei sogni rappresenta un simbolo non solo ricorrente, ma anche ambiguo.

Il fuoco da un lato genera luce e calore, ma consuma il “carburante” con cui si alimenta, e affascinana, dall’altro distrugge la materia. Può sia favorire la sopravvivenza che distruggerla. Con le sue infinite trasformazioni può essere sia amico che nemico della vita.

Può essere di conforto, ma anche pericoloso, venire considerato una divinità o simbolo di dannazione. Nei sogni può rappresentare la vita eterna per la sua energia oppure simboleggiare l’Inferno.