Conoscete la leggenda trapanese degli spiriti di Ferragosto? Senza dubbio è una di quelle più affascinanti e coinvolgenti, legate alla tradizione siciliana e a storie di fantasmi.

La leggenda degli spiriti di Ferragosto
La leggenda degli spiriti di Ferragosto a Trapani è legata principalmente a una tradizione di tipo cattolico che vede ogni anno riunirsi, sin dalle primissime ore del mattino, credenti e devoti che a piedi si mettono a fare la quindicina. Si tratta di una sorta di processione, o meglio di un percorso che viene eseguito per omaggiare, ringraziare o pregare la Madonna di Trapani.
È un modo per renderle grazie e garantirsi la sua benevolenza. Parliamo di una vera e propria tipologia di pellegrinaggio, in grado di coinvolgere anche intere famigli. E che di solito diventa molto più intenso in seguito alla festa di San Alberto, patrono della città, celebrato il 7 agosto.
Gli spiriti di Ferragosto sono collegati all’apice dei festeggiamenti, che cade in pratica intorno al 15-16 del mese. La ragione è molto semplice: la Madonna di Trapani viene festeggiata il 16 agosto attraverso celebrazioni ed eventi. Perché parliamo di collegamento tra la tradizione religiosa e la leggenda relativa a queste anime perdute? Perché in passato vi era un’usanza che prevedeva il sollevare i veli. Un rito, ovviamente, di scopertura dell’immagine sacra della Madonna nella cappella a lei dedicata, durante il quale in molti chiedevano grazie di diversa tipologia.
Era uso, in quel momento, anche liberare dei carcerati. Non di rado, nel corso di questo rito, in passato si palesavano anche eventuali indemoniati, ossessi e spiritati. Persone più o meno possedute che, attraverso l’intercessione della Madonna di Trapani e con l’aiuto dei sacerdoti, dei parenti e degli amici, venivano liberate dalle presenze che le possedevano.
Anime perdute e demoni vaganti

Al contempo, i presenti eseguivano anche dei rituali che consentissero di evitare a loro stessi la possessione. Quelle anime perdute che fine facevano? La leggenda degli spiriti di Ferragosto trapanese racconta che, non sapendo dove andare, vagavano per le strade fino a raggiungere l’acqua dove speravano di trovare nuove vittime grazie al forte caldo.
È da qui che nasce l’usanza trapanese di evitare, se possibile, il bagno a Ferragosto. Ovviamente, al momento, praticamente la totalità delle persone non si pone il problema a bagnarsi il 15 agosto nelle acque del mare. In passato era però una tradizione che, per sicurezza, veniva rispettata se possibile.
Leggenda vuole, allo stesso tempo, però, che intorno alla celebrazione della Madonna di Trapani sia possibile, nei pressi del Santuario dell’Annunziata, incontrare persone un po’ strane. Forse semplicemente qualcuno che cerca una grazia o, chi lo sa, spiriti irrequieti che vagano alla ricerca di una vittima.