L’alchimia è per definizione un antico sistema filosofico esoterico che ha abbracciato le più svariate discipline: dalla chimica, alla fisica, dall’astrologia alla metallurgia e alla medicina, lasciando anche numerose tracce nella storia dell’arte. Tante sono le info che si possono reperire sui libri in commercio, ecco i più noti.
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Il segreto dell’eterna giovinezza, 2 parte
Siete disposti a morire per risorgere giovani, sani e belli? Siete disposti ad ottenere l’eterna giovinezza seppur non sicuri di poterci arrivare? Se siete disposti a tutto questo è quello che dovrete fare per scoprire il segreto dell’eterna giovinezza.
Il segreto dell’eterna giovinezza, I parte
Il sogno di tutti gli uomini è rimanere eternamente giovani. Il segreto per l’eterna giovinezza è stato ricercato fin dai tempi antichi; si sono provati unguenti magici, ricerche sulla famosa pietra filosofale, misture di sostanze alchemiche, sangue umano spalmato su viso e corpo , ma niente ha portato ai risultati sperati.
I 25 migliori libri sull’alchimia
Tutto quello che ruota intorno al misterioso mondo dell’alchimia è oggetto di studio e al centro di numerosi libri. Ecco i 25 migliori sull’argomento.
Aleister Crowley
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Dopo aver frequentato il Malvern College e la Tonbridge School, Crowley, si iscrisse al college dell’Università di Cambridge, dapprima, con l’intento di studiare filosofia, ma in seguito scelse di studiare letteratura inglese. In questo periodo felice, grazie anche alla morte del padre che gli aveva lasciato un ingente eredità, e non solo, ma anche la libertà di avere un proprio pensiero religioso, Crowley chiuse definitivamente con la religione, ed a proposito di questo scrisse:
Selene Calloni Williams: seminario 2013 in Grecia
Siamo nel periodo di viaggi , e anche noi esoteristi, alchemici, streghe e quant’altro abbiamo bisogno di una bella vacanza, forse un luogo dove possiamo connetterci con la natura e rilassare la mente, il corpo e lo spirito, un luogo dove possiamo anche visitare ciò che più ci appassiona del nostro mondo “magico”.
Il significato di alcuni simboli alchemici
Sebbene la precisa origine dei simboli alchemici sia oscura, è presumibilmente possibile che essi siano stati creati come abbreviazioni per indicare i metalli e le sostanze colorate, ma successivamente, quando l’alchimia iniziò a svilupparsi e concepì un rapporto di corrispondenza tra pianeti e metalli, questi ultimi furono rappresentati con i simboli astrologici dei corpi celesti cui erano associati, ed il fatto che sia i pianeti e sia i metalli fossero sette dette maggiore potere mistico a questi simboli.
L’alchimia taoista
Oggi continueremo a parlare di alchimia, vedremo come i taoisti vivono l’alchimia, qual’è il loro concetto di vita eterna, e come si può raggiungere l’immortalità.
I vari tipi di alchimia
Ci sono moltissimi tipi di alchimia, o meglio ci sono tipi di alchimia che cambiano da paese a paese, esiste l’alchimia Greco- Alessandrina, l’alchimia Arabo- Islamica, l’alchimia Europea, e l’alchimia del medioevo latino e del Rinascimento, oggi ne vedremo alcune.
Cos’è l’Alchimia?
Si parla tanto di alchimia, ma cos’è realmente?
Esaminiamo innanzitutto la parola stessa che proviene dall’arabo “Al- Kimia” il prefisso “Al” indica l’essere Supremo il “Dio” come ad esempio “Al-lah” invece la parola “Kimia” significa semplicemente chimica, quindi la scienza di Dio. Quindi è chiaro che non stiamo parlando della vera e propria chimica, ma di una chimica più complessa, che cerca di perfezionare il corpo umanO con l’aiuto della natura.
Alchimia ed i simboli alchemici
Oggi torneremo a parlare di Alchimia e dell’universo alchemico, fatto di simboli, intrecci, ed unioni uniche, ingredienti ed operazioni volte ad ottenere la pietra filosofale.
Ogni elementi ha un suo simbolo, per esempio lo zolfo ed il mercurio prendono nell’iconografia alchemica i tratti simbolici del Sole e della Luna, della luce e delle tenebre, del principio maschile e femminile, che si uniscono nella coniunctio oppositorum della Grande Opera.
Ogni simbolo come per esempio questi presi da un libro sull’alchimia del XVII secolo hanno una corrispondenza univoca con quelli utilizzati nell’astrologia del tempo.
La Porta Alchemica – seconda parte
Sul lato sinistro troviamo il simbolo del piombo, associato alla nigredo e al pianeta di saturno.…
Quando in tua domo nigri corvi parturiente albas columbas tunc vocaberis sapiens
Quando nella tua casa dei neri corvi partoriranno bianche colombe allora sarai chiamato saggio.
In questo caso l’incisione fa riferimento al processo alchemico della trasmutazione dalla nigredo all’albedo. Sotto è impresso il simbolo di marte e la scritta:
Qui scit comburere aqua et lavare igne facit de terra coelum et de coelo terram pretiosam.
Chi sa bruciare con l’acqua e lavare con il fuoco fa della terra un cielo e del cielo una terra preziosa.
Il fuoco sacro che giace nel profondo di ciascun essere vivente. Lo stipite sinistro si conclude con il simbolo dell’Argento Vivo o mercurio filosofale e l’incisione:
Azot et ignis dealbando latonam veniet sine veste Diana
La purificazione di Latona da parte dell’azoto e del Fuoco genererà Diana senza veste.
La Porta Alchemica
La famosa porta ermetica nasce nel 1655 per opera del maestro di scienze esoteriche Massimiliano di Palombara, grande amico dell’ermetico Borri con il quale aveva aperto tutti i principali circoli di filosofia e scienza occulta.
E’ chiaro a chiunque che la porta ermetica è un passaggio riservato all’iniziato, e le sue incisioni scacciano via l’ignorante che non potrà mai varcare la soglia dell’iniziazione alla santa scienza.
La porta strutturalmente è molto semplice, lo stemma che la sovrasta riporta un doppio cerchio contenente due triangoli con i vertici l’uno opposto all’altro (stella di davide), l’unione dei contrari, la forza equilibratrice, ed infine un altro cerchio più piccolo sovrastato da una croce.
La storia di alchimia e cabala – parte II
Ricordiamo che era la notte di Natale e appena fu buio i tre uomini presero pentagrammi e lanterne e si recarono al vigneto e, senza fare alcuna operazione di purificazione, inziarono l’invocazione per come era descritto nei libri di Weber. Per prima cosa tracciarono sulla porta della capanna il tetragramma, poi accesere un piccolo fuoco di carbonella.
Disegnarono un cerchio sul soffitto e verso le dieci di sera Gessner cominciò ad invocare lo spirito solare ripetendo per tre volte un incantesimo che gli sembrava molto adatto alla situazione. Stavano citando dei passi del libro “La discesa di Cristo all’Inferno” in cui si trovavano molti riferimenti divini.
Appena dopo aver fatto questo chiamò Och, principe del regno del Sole affinchè mandasse il suo servo, lo spirito custode del tesoro, Nathael, da loro per aiutarli a trovarlo. Fu a quel punto che Weber disse di essere caduto in delirio. Difatti quando lo trovrono era ancora privo di conoscenza, mentre gli altri due erano morti.