Maledizione del sarcofago di Ammon Ra – forse causa della strage del Titanic

Il 15 aprile del 1912, la possente nave Titanic affondò con 1498 passeggeri in seguito a uno scontro con un iceberg. Dietro a questa enorme disgrazia si cela un mistero inquietante e poco conosciuto. Secondo a calcoli di simulazione realizzate tramite pc e secondo molti studiosi che se il Titanic avesse virato dieci secondi prima avrebbe evitato l’iceberg, mentre se lo avesse fatto dieci secondi dopo avrebbe spaccato l’iceberg con la chiglia riportando così dei danni meno gravi.

Secondo altre ipotesi, la causa della collisione potrebbe essere un’antica maledizione.

Al Cairo nel 1910, un americano di cui non è noto il nome avvicinò l’egittologo inglese Douglas Murray, proponendogli l’acquisto di un prezioso reperto, un sarcofago rinvenuto nel tempio di Ammon-Ra, appartenente ad una principessa vissuta a Tebe attorno al 1600 a. C.

La maledizione del capo algonchino

Gli aborigeni americani facevano largo uso della magia e gli sciamani esercitavano un enorme potere su tutte le tribù. Per alcune di queste gli spiriti malvagi potevano essere invocati per cadere sui nemici terribili maledizioni.

La magia utilizzata per procurarsi personali e particolari vantaggi come ad esempio divetare ricchi, avere successo in amore o vincere al superenalotto, soddisfare ambizioni od ottenere vendette viene ascritta nella “bassa magia”.

Ed è questa che il capo algonchino utilizzò quando una giovane e affascinante ragazza francese non solo lo rifiutò, ma lo prese anche in giro.