Ritrovamenti sacri o satanici?

di Redazione Commenta

Nel corso degli anni ci sono stati molti ritrovamenti di case abbandonate, chiese sconsacrate, grotte, e perfino sotterranei, che a detta della polizia venivano usati per le messe nere e per l’invocazione di Satana, solo perché nel luogo misterioso erano stati trovati pentacoli, candele, e incensi. Ma chi studia l’esoterismo e pratica la magia, sa benissimo che tutti questi oggetti non sempre sono a scopo demoniaco, ma vengono purtroppo ripetutamente etichettati come simbolo del male.

Nel Maggio 1995 ad esempio, sul monte Tuscolo, fu ritrovato un piccolo rudere di un’antica villa romana, dove all’interno c’era un calderone, una coperta marrone, e una grande scritta sulla parete “Sabba”. Ora come ben sappiamo i sabba sono semplicemente dei festeggiamenti dove le streghe si incontrano per festeggiare i cicli della natura e della Luna, ma l’Italia è sempre stata avvolta nell’ignoranza, alimentata dalla Chiesa, che ha sempre voluto sotterrare le nostre vecchie origini pagane, e di conseguenza quel ritrovamento fu etichettato come il luogo di messe nere.

Pochi giorni dopo da quel ritrovamento, ci fu un’altra scoperta, che scatenò la caccia ai satanisti, in una chiesa sconsacrata in località “La Molara” tra Grottaferrata e Rocca Priora, fu ritrovato un teschio di un animale, probabilmente un caprone, tra due candele, ovviamente si associò subito la testa del caprone a Satana. Chi ha studiato un po’ di miti greci sa che Pan, dio greco delle campagne e dei pascoli, è sempre stato rappresentato come mezzo uomo e con la testa di caprone, molti wiccan, e seguaci della Vecchia Religione lo venerano, quindi il ritrovamento poteva benissimo rappresentare un luogo di culto per questo dio, ma questo non venne messo nemmeno in discussione e il luogo venne distrutto.

E ancora nei sotterranei della Sicilia fu ritrovato un vero e proprio altare, composto di candele e pentacolo, che fu ovviamente, anch’esso, aggiunto nella lista delle sette sataniche.

Non metto in dubbio che ci sono stati ritrovamenti che si associano inconfondibilmente a riti satanici come ad esempio questo articolo pubblicato sul sito “Salerno notizie. net”

“Macabro ritrovamento nel pomeriggio di lunedì in via de’ Renzi a Salerno. Agenti della Questura hanno rinvenuto sulla scarpata stradale alcuni resti umani, in particolare un’arcata dentaria ancora ben definita. Accanto ai resti c’era un’iscrizione fatta con vernice rossa e recante il numero 666. E’ proprio questo elemento che spinge gli investigatori a pensare che possa trattarsi di un episodio legato al giro delle messe nere.
Secondo i primi accertamenti effettuati dalla Polizia Scientifica e dal medico legale, pare che i resti non siano recenti ed è probabile che siano stati trafugati da qualche cimitero. Le indagini si svolgono in tutte le direzioni”.

Questi episodi, scatenano molte volte l’ira di pagani e wiccan, che non posso spiegare i veri significati dei simboli ritrovati, e di conseguenza crescono tra la gente le dicerie sulle streghe e sulle nostre pratiche magiche, demonizzando tutto quello che di buono facciamo, tutto diventa maligno, anche l’adorazione della Dea. La caccia alle streghe continua, con un metodo più sottile, di quello che veniva usato nel medioevo, meno sanguinario, ma pur sempre crudele e nascondendo la realtà.

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