Talismani più potenti, quali sono

I talismani: oggetti spesso piccoli, ma pieni di significato, che da secoli rispondono al desiderio di protezione, fortuna o guida spirituale. Non si tratta solo di superstizione. Molti li vedono come un punto d’appoggio, un legame con l’invisibile, con ciò che non vediamo ma sentiamo.

Talismani in ogni cultura

A prescindere dal loro potere o dal loro luogo di provenienza hanno tutti un tratto comune. Il potere di rassicurare, di dare speranza e di ricordarci che anche nei momenti più bui, possiamo avere un alleato silenzioso accanto.

Tra i talismani più potenti e noti, soprattutto per noi italiani è il corno napoletano. Rosso, ricurvo, in ceramica o corallo, è un simbolo antico di fortuna e protezione contro il malocchio. Non è solo un portafortuna: è un vero e proprio pezzo di cultura. Non di rado regalato alle persone alle quali vogliamo bene in specifici momenti.

Un altro simbolo potente è il Nazar, l’occhio blu che proviene dalla Turchia e che viene utilizzato per proteggere dall’invidia e dall’energia negativa. Lo si vede appeso a pareti, dentro le auto, nei gioielli. Il suo sguardo fisso ha il compito di respingere tutto ciò che potrebbe turbare l’equilibrio di una persona.

Il Gris-gris, africano della tradizione voodoo, è un altro molto rispettato tra i talismani. Realizzato con sacchettini contenenti erbe, pietre o scritte sacre non possiede una forma standardizzata. E la ragione sta nel fatto che è creato su misura per chi lo porta, spesso sotto la guida di uno sciamano. La sua forza risiede proprio nella personalizzazione e nella connessione con chi lo possiede.

Rassicurazione che andrà tutto bene

Dal Giappone arrivano gli Omamori, piccoli sacchetti di stoffa venduti nei templi shintoisti e buddhisti. Ognuno di essi ha uno scopo specifico: salute, amore, studio, successo. Non si aprono mai, perché contengono una preghiera o un’incisione sacra e si tengono sempre vicini. Sono semplici, ma pieni di grazia e rispetto per la spiritualità.

L’’Hamsa o “mano di Fatima”, è un talismano comune nelle culture arabe ed ebraiche. Rappresenta una mano aperta, spesso decorata con un occhio centrale. Porta fortuna, pace, e protegge da influenze negative. È un talismano universale, un ponte tra culture che spesso hanno più in comune di quanto pensiamo.

C’è chi crede nel potere reale di questi oggetti, chi li vive come semplici simboli. Ma il punto non è quanto “funzionino” nel senso stretto del termine. I talismani sono, prima di tutto, specchi del nostro bisogno umano di credere in qualcosa. Di sentirci protetti. Di non essere soli.

 

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