Vangelo delle streghe

di Gianni Commenta

Oggi torneremo a parlare del Vangelo delle Streghe, quindi cosa deve essere detto, che cosa deve includere e che cosa deve essere fatto per consacrare qualsiasi cosa a Diana.

È il mito di Diana, la notte, e di Apollo, il sole o la luce, in un’altra forma. Ed è espresso come l’atto di fare l’amore durante il sonno cosa che, quando succede nella vita reale, ha normalmente come protagonista attivo qualcuno che, pur non avendo alcun ritegno, desidera conservare le apparenze.

La caratteristica attribuita a Diana dai suoi Iniziati era quella di una bellissima ipocrita, che perseguiva amori in silenzioso segreto.

Così come Endimione giacque con la dea della luna,
Così fecero Ippolito e Virbio.

C’è un’idea squisitamente sottile e delicatamente strana nella concezione della «chiara fredda luna», apparentemente casta, che getta furtivamente la sua viva luce nei recessi nascosti dell’oscurità e agisce nei misteri occulti dell’amore e dei sogni Colui che pronuncia l’invocazione dice così: la finestra è aperta, la luna risplende sul letto luminosa come il nostro amore… e io la supplico di darci un grande piacere — uno sfogo.

La luce tremolante e misteriosamente bella della luna, che sembra proiettare una qualche intelligenza o emozione sulla Natura silenziosa e risvegliarla un poco, rendendo pensieri le ombre e facendo assumere un’apparenza di vita a ogni albero e a ogni pietra, ma una luce che, pur luccicando e palpitando, dorme ancora in un sogno, non poté sfuggire ai Greci che la espressero poeticamente come Diana che abbraccia Endimione.

La notte è il tempo sacro dei segreti e la vera Diana dei Misteri era la Regina della Notte, che portava sulla fronte la mezzaluna ed era la signora di tutte le cose nascoste, inclusi «i dolci peccati segreti e le cose obbrobriose ma amate», questo mito aveva un significato più profondo. Così come si credeva che Diana fosse la Regina delle streghe emancipate e della Notte, o la stessa Venere-Astarte notturna, così si interpretava l’amore per Endimione dormente come sensuale e tuttavia sacro e allegorico.

E la percezione dell’amore proibito e segreto, assieme all’attrazione per ciò che è appena visibile ma bello al chiaro di luna, e assieme al fascino magico o fatato del soprannaturale, un romanzo interamente contenuto in una sola strana forma l’incantesimo della Notte!

C’è un silenzio pericoloso in quell’ora,
Una quiete che lascia spazio all’anima
Di aprirsi completamente, senza il potere
Di conservare del tutto il proprio autocontrollo;
La luce argentea che, consacrando alberi e torri,
Diffonde la bellezza e una profonda dolcezza sul tutto,
Ispira anche il cuore, e su di esso getta
Un piacevole languore che non è riposo.

Questo è il significato del mito di Diana e di Endimione. E il rendere divino o bello ciò che è passionale, segreto e proibito. E l’incantesimo delle acque rubate che sono dolci e intense come la poesia. Ed è notevole che questo mito sia stato così stranamente preservato nelle tradizioni delle streghe italiane.

fonte IL VANGELO DELLE STREGHE (Charles Godfrey Leland)

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