Vangelo delle streghe – creazione stelle e pioggia prima parte

di Gianni Commenta

Diana fu la prima creata al mondo: in lei risiedevano tutte le cose. Da se stessa, l’oscurità primordiale, si separò; si divise in oscurità e in luce. Lucifero, suo fratello e figlio, lei stessa e la sua altra metà, era la luce.

Quando Diana vide che la luce era così bella, la luce che era la sua altra metà, suo fratello Lucifero, la desiderò con enorme brama. Volendo ricevere nuovamente la luce nella sua oscurità e ingoiarla in rapimento e delizia, tremò per il desiderio. Questo desiderio era l’Alba.

Ma Lucifero, la luce, non volle cedere alle sue brame e fuggi. Era la luce che vola nelle parti più lontane del cielo, il topo che fugge il gatto.

Diana andò dai padri e dalle madri del Principio, gli spiriti che esistevano prima di ogni altro spirito, e si lamentò con loro di non poter prevalere su Lucifero. Ed essi la lodarono per il suo coraggio. Le dissero che per sorgere doveva prima cadere; per diventare la prima dea doveva diventare mortale.

Attraverso le ere, nel corso del tempo, quando il mondo fu creato, Diana andò sulla terra, come aveva fatto Lucifero che era caduto, e insegnò la magia e la stregoneria. Così ebbero origine le streghe, le fate e i folletti, tutto ciò che è come l’uomo e che tuttavia non è mortale.

Accadde che Diana prese la forma di un gatto. Suo fratello aveva un gatto che amava più di ogni altra creatura; dormiva ogni notte sul suo letto ed era l’animale più bello di qualsiasi altro, un essere fatato; ma Lucifero non lo sapeva.

Diana persuase il gatto a scambiare forma con lei e andò a dormire con il fratello, ma nell’oscurità assunse nuovamente la sua forma e così Lucifero divenne il padre di Aradia. Quando al mattino Lucifero scopri che la sorella aveva dormito con lui e che la luce era stata conquistata dall’oscurità, si arrabbiò moltissimo. Allora Diana gli cantò un incantesimo, un canto del potere, ed egli rimase in silenzio ad ascoltare il canto della notte che placa e induce al sonno; non riuscì a dire nulla. In
questo modo Diana, con i suoi inganni magici, lo stregò costringendolo ad arrendersi al suo amore.

Questo fu il primo atto di magia. Bisbigliò la canzone; era come il ronzio delle api (o come una trottola che gira), il filatoio che intesse il filo della vita. Diana filava il destino di tutti gli uomini; ogni cosa era filata dalla ruota di Diana. Lucifero faceva girare la ruota. Fine prima parte

fonte IL VANGELO DELLE STREGHE (Charles Godfrey Leland)

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