Vangelo delle streghe, creazione stelle e pioggia – seconda parte

di Gianni Commenta

Seconda parte: Diana non era riconosciuta come loro madre dalle streghe e dagli spiriti, dalle fate e dai folletti che abitano nei luoghi remoti e solitari. Essa si nascose umilmente e si fece mortale; ma per sua volontà sorse nuovamente al di sopra di ogni cosa. Aveva una tale passione per la stregoneria e divenne così potente nell’esercitarla che la sua grandezza non poté più rimanere nascosta.

Una notte, al raduno di tutte le streghe e delle fate, Diana dichiarò di essere capace di oscurare il cielo e di trasformare tutti i topi in stelle.

Tutti i presenti dissero:

«Se puoi fare una cosa così strana, se hai un tale potere, allora sarai la nostra regina».

Diana andò per le strade; prese la vescica di un bue e una moneta delle streghe dal bordo affilato come un coltello — con questa moneta le streghe staccano la terra dalle impronte dei piedi degli uomini. Diana staccò un po’ di terra, con essa e con molti topi riempì la vescica, poi vi soffiò dentro fino a farla scoppiare.

Allora successe una cosa incredibile, perché la terra contenuta nella vescica diventò la volta del cielo e per tre giorni ci fu una grande pioggia; i topi diventarono stelle o pioggia. E avendo creato il cielo, le stelle e la pioggia, Diana diventò la Regina delle Streghe; era il gatto che governa le stelle, topi, il cielo e la pioggia.

LO SCONGIURO DELLE PIETRE SACRE A DIANA
Trovare una pietra bucata è un segno speciale del favore di Diana. Chi la trova deve prenderla in mano e, dopo aver compiuto il rito prescritto, deve ripetere il seguente scongiuro:

Scongiurazione della pietra bucata

Una pietra bucata
ho trovato,
Ne ringrazio il destin,
E lo spirito che su questa via
Mi ha portato,
Che possa essere il mio bene
E la mia buona fortuna!
Mi alzo la mattina all’alba,
E a passeggio me ne vò
Nelle valli, monti e campi,
La fortuna cercavo
Della ruta e la verbena,
Quella so porta fortuna.
Me la tengo in senno chiuso
E saperlo nessuno lo deve,
E così ciò commendo,
«La verbena fa ben per me!
Benedico quella strega!
Quella fata che mi segna!»
Diana fu quella
Che mi venne la notte in sogno,
E mi disse: Se tu vuoi tener
Le cattive persone da te lontano,
Devi tenere sempre ruta con te,
Sempre ruta con te e verbena!
Diana, tu che sei la regina
Del cielo, della terra e dell’inferno,
E sei la protettrice degli infelici,
Dei ladri, degli assassini e anche
Di donne di mali affari; se hai conosciuto
Che non sia stata l’indole cattiva
Delle persone, tu Diana,
Diana li hai fatti tutti felici!
Un’altra volta ti scongiuro,
Che tu non abbia né pace nè bene,
Tu possa essere sempre in mezzo alle pene,
Fino a che la grazia che ti chiedo
Non mi farai!

fonte IL VANGELO DELLE STREGHE (Charles Godfrey Leland)

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