Atlantide e il continente Mu, una storia in comune

di Gianni 1

Torniamo per un momento a parlare di Madame Blavatsky. La donna riteneva che i Lemuri erano la terza razza originaria del genere umano. Il loro continente occupava, in pratica, quasi tutto l’emisfero meridionale e, originariamente, eranoun popolo ermafrodita, avevano ciò entrambi gli organi riprodduttivi, sia femminili che maschili, e comunicavano solamente attraverso facoltà mentali.

Lemuria si inabissò milioni di anni fa, ma una parte del continente rimase in superficie, un piccolo sperone di terra, su cui continuarono a vivere i discendenti dei Lemuri, cioè la quarta razza umana: gli atlantidesi. Lo sperone era situato nell’Atlantico Settentrionale.

Anche questo però colò a picco circa 9000 anni fa, a quanto si dice a causa di un asteroide che colpì la terra e fece inabissare quell’ultima parte di continente visibile. I profughi atlantidesi scampati al disastro, secondo la Blavatsky, con le loro navicelle con cui erano in grado di percorrere grandi distanze, trovarono riparo in Asia Centrale.

Da essi avrebbero preso origine le nuove popolazioni indù ed europee, ma anche la tribù dei Tuareg, uomini del deserto con gli occhi incredibilmente azzurri. Quindi, da quanto viene riportato il continente Mu non solo è esistito, ma è stato il capostipite di Atlantide. Sono molti li studiosi che, dopo madama Blavatsky e le sue teorie, hanno portato avanti la ricerca di Atlantide, molti basandosi anche sui suoi scritti.

Uno di questi era Rudolf Steiner, mistico e filosofo austriaco, che, sulla base delle idee di madam Blavatsky, creò un suo movimento spirituale, l’Antroposofia. La parola è composta da due parole greche, “uomo” e “conoscenza”. Fondò molte scuole e favorì l’agricoltura bio-dinamica.

Steiner tra le altre cose, sosteneva che il corpo umano dei suoi tempi, fosse molto più evoluto di quello degli atlantidesi, che era meno soffice e duttile. L’uomo, aveva risposte per tutti coloro che ritenevano assurde le sue idee e sapeva ribadire e controbattere abilmente, ma non provò mai sul serio l’esistenza dei continenti perduti.

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