Atlantide e Santorini, c’è collegamento?

C’è un collegamento tra Atlantide e Santorini? Potrebbe esserci. Almeno stando a una delle tante teorie sorte attorno all’isola fantastica teoricamente scomparsa in passato dal Mediterraneo. Santorini ciò che rimane

Atlantide, tra Platone e misteri

Quello di Atlantide è un mito millenario che fin dai tempi di Platone è stato in grado di stuzzicare in diverso modo le menti dei più grandi. Facciamo un piccolo viaggio nei suoi misteri e nelle sue particolarità.

Atlantide forse era in Iran …

Platone così scriveva nel Timeo:

Innanzi a quella foce stretta che si chiama Colonne d’Ercole, c’era un’isola. E quest’isola era più grande della Libia e dell’Asia insieme e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. (…) In tempi posteriori (…), essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte (…) tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l’isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve

Finalmente dopo anni di ricerche, la risposta è stata data: Atlantide era situata nell’area dell’attuale Iran, difatti una regione inghiottita dai fondali del Golfo Persico, potrebbe essere stata abitata oltre 100.000 anni fa dagli abitanti della mitica Atlantide.

Questa è la scoperta di alcuni archeologi dell’Università di Birmingham, che son arrivati ad una conclusione scavando lungo le coste del Golfo, dove sono stati portati alla luce circa 60 siti archeologici, tra case, vie di comunicazione, ceramiche e altre oggetti frutto di una tecnologia più avanzata rispetto a quella di insediamenti vicini.

Atlantide, la ricostruzione di Edgar Cayce attraverso il trance – parte II

A quanto diceva Cayce gli atlantidesi erano apparsi sulla Terra come spirito e solo in seguito si erano trasformati ed evoluti diventando anche materia, con corpi come i nostri. A quel punto, non viene però spiegato il motivo, iniziò il decadimento di Atlantide.

I suoi abitanti diventavano sempre meno incorporei e la civiltà ne soffriva. Mentre era in trance Cayce raccontò che in Atlantide c’erano delle forze moleste che causarono la prima distruzione a causa dell’applicazione delle cose spirituali al soddisfacimento delle persone materiali, insomma una perdita di spiritallità a favore della materialità.

Una fazione di atlantidesi, i figli di Belial, si impadronirono del continente riducendo gli altri in schiavitù e la società cominciò  frantumarsi. La catastrofe finale, diecimila anni fa, fu causata da sconvolgimenti geoogici, ma anche dall’abuso di tecnologia. Fu proprio questo abuso la causa del terremoto del secondo sconvolgimento e che fece eruttare i vulcani.

Atlantide, la ricostruzione di Edgar Cayce attraverso il trance – parte I

Edgar Cayce, di cui abbiamo già parlato, passò la vita tra la veglia e il trance, fin da giovane. Quando era in trance aveva la capacità di diagnosticare le cause delle malattie nelle persone e di dar loro la cura per guarire. Non si faceva pagare, ma chiedeva solamente un’offert, per questo divenne molto famoso.

Nel 1920 l’uomo, profondamente religioso, ma anche poco preparato culturalmente, cominciò a parlare di reincarnazione a seguito di letture “della vita” di un paziente. Quando faceva letture per guarire dalle malattie le chiamava terapeutiche, proprio per distinguerle.

Questo paziente raccontava di una vita in Atlantide e Cayce chiamava “entità” lo spirito di allora. Attraverso questa persona e il racconto della sua vita passata Cayce potè raccogliere informazioni su Atlantide.

Atlantide e il continente Mu, per lo scrittore Scott-Elliott

Le descrizioni più particolareggiate dei continenti perduti e delle persone sono state fatte dallo scrittore e teosofo W. Scott-Elliott, che ha scritto due cronistorie pubblicate nel 1896 e nel 1904. Elliott raccontò che gli atlantidesi vivevano in una società semi-totalitaria dominata da una classe che sapeva sfruttare una serie di prodigi tecnologici.

Viaggiavano a centosessanta chilometri orari, su aeronavi che andavano con un carburante chiamato vril, una sorta di forza vitale che agiva da propellente, in modo simile alla reazone che avrebbe ora un motore a reazione moderno. Elliott, nel suo libro “La storia di Atlantide” e “La Lemuria Perduta”, descrisse l’aspetto dei lemuri, molto più alti della media, con la pelle molto scura.

Nel suo scritto Elliott racconta di come abbia scoperto della fine di Lemuria, caduta sotto l’esplosione dei vulcani. Le persone perirono a causa del fumo, del fuoco e dei detriti e Atlantide fu sommersa da un’onda gigantesca. Con i suoi scritti si trovano care che spiegano la posizione dei continenti nel passato.

Atlantide e il continente Mu, una storia in comune

 Torniamo per un momento a parlare di Madame Blavatsky. La donna riteneva che i Lemuri erano la terza razza originaria del genere umano. Il loro continente occupava, in pratica, quasi tutto l’emisfero meridionale e, originariamente, eranoun popolo ermafrodita, avevano ciò entrambi gli organi riprodduttivi, sia femminili che maschili, e comunicavano solamente attraverso facoltà mentali.

Lemuria si inabissò milioni di anni fa, ma una parte del continente rimase in superficie, un piccolo sperone di terra, su cui continuarono a vivere i discendenti dei Lemuri, cioè la quarta razza umana: gli atlantidesi. Lo sperone era situato nell’Atlantico Settentrionale.

Anche questo però colò a picco circa 9000 anni fa, a quanto si dice a causa di un asteroide che colpì la terra e fece inabissare quell’ultima parte di continente visibile. I profughi atlantidesi scampati al disastro, secondo la Blavatsky, con le loro navicelle con cui erano in grado di percorrere grandi distanze, trovarono riparo in Asia Centrale.