Atlantide, tra Platone e misteri

di Valentina Cervelli Commenta

Quello di Atlantide è un mito millenario che fin dai tempi di Platone è stato in grado di stuzzicare in diverso modo le menti dei più grandi. Facciamo un piccolo viaggio nei suoi misteri e nelle sue particolarità.

Platone e la spiegazione divina

Si parla di mito perché in realtà non vi sono vere e proprie prove della sua esistenza, sebbene negli anni il progresso abbia portato gli storici nelle condizioni di potersi avvicinare, forse, alla verità. A prescindere da ciò, il mistero di Atlantide e dell’antica città perduta non ha solo ispirato film e libri, ma ha spinto scienziati ed esperti a cercare di verificare i racconti che la riguardavano.

Quando si parla di Atlantide si cita Platone perché fu il filosofo e studioso che più ne parlò nell’antichità. Secondo l’uomo novemila anni prima della nascita di Solone, sua fonte principale e capostipite del mito di Atlantide, grandi eventi portarono questa società incredibile a sparire nel nulla.

Sono molte le teorie nate attorno a questo mito: alcune un po’ astruse, altre quasi credibili. La sua collocazione è cambiata a seconda degli studiosi: c’è chi la ha posizionata al di là delle Colonne d’ercole nell’oceano Atlantico e chi ha pensato potesse essere parte della penisola scandinava.

Un approccio comune a diversi studiosi a cavallo tra il 1600 e il 1700 mette comunque Atlantide nella posizione di essere riconosciuta come culla della civiltà attuale. Gli eredi delle divinità che secondo Platone l’avrebbero inizialmente abitata, con il passare del tempo avrebbero dimenticato la loro natura divina a favore di quella umana. Con tutte le conseguenze che questo rappresentava: ovvero comportamenti in grado di suscitare l’ira di Zeus che, in una notte, avrebbe distrutto l’isola o continente con terremoti e alluvioni.

Similarità con altri testi importanti

Se ci si pensa soprattutto quest’ultima parte ricorda verosimilmente il diluvio presente nei testi biblici. Con molta probabilità in entrambi i casi si racconta di fenomeni meteorologici violenti che hanno costretto coloro che abitavano ad Atlantide a lasciare il proprio territorio.

A prescindere dal voler trovare una spiegazione scientifica al racconto di Atlantide non sbagliamo se pensiamo, date le similitudini dei racconti di diverse popolazioni in ogni parte del globo, che questo mito sia in realtà un modo per l’uomo del passato di spiegare le sue origini. Magari riportate oralmente dalle popolazioni.

In fin dei conti per quanto con l’archeologia ricostruiamo il nostro passato, spesso e volentieri manca sempre quel tassello che impieghiamo anni per trovare.

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