Ca’ Dario: superstizione o realtà?

di Valentina Cervelli Commenta

L’Italia, in materia esoterica, detiene un primato: quello di essere base della costruzione “più maledetta” del mondo. Ca’ Dario di Venezia viene infatti popolarmente considerata non solo un’abitazione infestata da fantasmi, ma pericolosa per chi ci vive.

E alcune cose possono passare tranquillamente come semplici coincidenze, in alcuni casi, il dubbio che quella casa possa nascondere qualcosa di oscuro è più che presente.  Ca’ Dario fu commissionato nel 1479 all’architetto Pietro Lombardo da Giovanni Dario, segretario del Senato della Repubblica di Venezia. La sua costruzione terminò nel 1487 e passò alla sua morte alla figlia Marietta subito dopo la morte per accoltellamento del marito, Vincenzo Barbaro. Non solo: il figlio della coppia fu ucciso senza che i suoi assassini fossero mai trovati.

Tre morti legati a Ca’ Dario che lasciarono il segno nella società dell’epoca, in un momento in cui la superstizione ancora imperava nella popolazione. Pur non essendoci prove di questo c’è chi iniziò a raccontare che la casa era stata costruita sopra un cimitero. “Genio urbis Joannes Dario” recitava una scritta fatta apporre da colui che volle la casa e che venne cambiata in “Sub ruina insidiosa genero“, e cioè  in “Chi abiterà questa casa finirà in rovina“.

Una predizione? Non si può dire: ma dopo due secoli di abbandono, nel momento in cui la casa venne comprata nuovamente ricominciarono le morti e la sventura: Alessandro Barbaro, Abrit Abdoll, Radon Brown e Charles Briggs sono solo alcuni dei nomi del passato che finirono in rovina o morirono. Negli anni ‘ 70 Filippo Giordano delle Lanze  venne ucciso dal suo amante in una delle stanze del palazzo, Cristopher Lambert, manager del complesso rock The Who morì poco dopo l’acquisto, così come Nicoletta Ferrari, sorella dell’affarista Fabrizio che comprò l’immobile.

 

E’ più che comprensibile che si ritenga che la casa abbia qualcosa che non va. Chi ci abiterebbe tranquillo?

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